Una porzione di spiaggia per le uova di Tarty: resteranno lì 45-60 giorni FOTO
Una porzione di spiaggia del Palmento, per 45-60 giorni, sarà il nido esclusivo della uova di Tarty, l’esemplare di tartaruga Caretta Caretta che nella notte fra venerdì e sabato ha deposto lì le sue “creature”. Ci troviamo a 6-7 metri dal mare, a ridosso del muro che delimita l’arenile. In prossimità di via Saragat, a Punta Secca. Si tratta di un evento eccezionale, che nel pomeriggio di sabato ha richiamato l’attenzione di molta gente: dal sindaco Franca Iurato, presente sul posto, alla Ripartizione Faunistico-Venatoria, che ha inviato a Punta Secca alcuni tecnici della federazione Pro Natura Catania e Ragusa per valutare il fenomeno e decidere sul da farsi. L’area è stata transennata dalla Protezione Civile di Santa Croce e messa al riparo da possibili incursioni. L’obiettivo primario è preservare il nido e non esporlo ai predatori o alla curiosità delle persone.
Le uova si schiuderanno entro due mesi, ma dovranno farlo nel loro spazio vitale, cioè quello in cui sono state deposte (e poi coperte) dalla madre. “Il nido, al momento, è nelle condizioni più naturali che possano esistere – spiegano i tecnici di Pro Natura -, ma bisogna fare attenzione a possibili mareggiate. Se non ci fosse stato il muro a ostacolarne il tragitto, la tartaruga le avrebbe deposte a una distanza ragionevole dalla battigia e non ci sarebbero stati rischi”. All’arrivo del dottor Alfano, massima autorità della Ripartizione Faunistico-Venatoria di Ragusa, si è deciso di non spostare il nido. Non è escluso che ciò avvenga nei prossimi giorni (e all’imbrunire), ma solo in caso di emergenza dettata dal mutamento delle condizioni climatiche.
“Mi sono subito attivata perché questi esemplari mi stanno a cuore” ha spiegato il sindaco Iurato. La Caretta Caretta è un esemplare di tartaruga a rischio estinzione, soprattutto nel bacino del Mediterraneo. Di solito torna a deporre le uova nello stesso luogo in cui è nata: “Mi piace pensare che sia così anche stavolta – dice il primo cittadino –, 30 o 40 anni fa Punta Secca era molto diversa, sicuramente più incontaminata, rispetto a oggi. E’ un evento bellissimo e raccomando a tutti di vigilare su queste piccole creature”. Avviso ai naviganti: evitate di avvicinarvi troppo e sensibilizzate gli altri a fare lo stesso. Fra un paio di mesi le uova (ce ne sono almeno un centinaio) potranno schiudersi e le tartarughine prenderanno la via del mare.