Mega rissa fra immigrati in via Caucana: volano bottiglie e catene, i ragazzi si rifugiano in pizzeria
Sabato sera da incubo per gli abitanti e i gestori dei locali di via Caucana, nei pressi dell’ex “Banca Nuova”. Stando ad alcune testimonianze, sembra che circa una ventina di persone (fra cui tunisini, albanesi e rumeni) abbiano scatenato una rissa per cause ancora sconosciute. Intorno alle 21.30 è iniziata una fitta guerriglia con lanci di bottiglie, colpi di catene e botte da orbi. Alcuni ragazzini, che aspettavano la consegna della pizza d’asporto, si sono rifugiati all’interno dei locali. Due auto, parcheggiate in zona, sono state danneggiate. Il gestore di una pizzeria d’asporto, M.G., protesta per il mancato arrivo delle forze dell’ordine, ma evidentemente la rissa-lampo, i cui autori si sono dileguati in fretta, hanno reso impossibile un intervento tempestivo delle pattuglie dei vigili e dei carabinieri ancora in servizio. Resta l’esasperazione degli abitanti e dei commercianti di un quartiere nevralgico per l’economia di Santa Croce, ma continuamente sottoposto a momenti di pura follia. Ma è possibile che nessuno, dopo l’ennesimo episodio, abbia sporto denuncia?
Redazione
17 Comments
ma chi dovrebbero denunciare, e per concludere che cosa visto che anche le forze dell’ordine non possono fare niente con queste leggi e soprattutto questo buonismo che regna in questo nostro (si fa per dire che di nostro ormai non ce più niente) paese oramai e tutto da cambiare soprattutto l’invasione di tutti questi immigrati.
w b.m.
Denunciare? Ma denunciare cosa non bastano i fatti , la situazione e’ sfuggita dalle mani, la verita’ e’ questa, ma un intervento di qualche amministratore di come la pensa dov’e’ , possiamo sentirlo o leggerlo visto che la nostra tutela e’ affidata anche alle loro mani? Commercianti dite al vostro rappresentante di categoria che organizza una riunione e si discutera’ di argomenti seri riguardo a questo problema e non dell’ ordinanza senza senso che non sta producendo nessun effetto ma solo danno a chi vuole lavorare oltre a questi casi oramai diventati giornalieri, amministratori, questo e’ un problema serio, dove siete ?
Angelo ti informo che la nostra riunione l’abbiamo fatta, e oltre a chiedere la cancellazione di quell’obrobrio DVD nn possiamo nemmeno vendere coca cola o fanta o sparite o the in lattina, abbiamo chiesto l’intervento massiccio delle forze dell’ordine!! Ti ricordo altresì che circa un mese fa sono state depositate in comune 657 firme avente oggetto una petizione contro tutto questo schifo che ormai c’è in paese, e nn nascondiamoci dietro il dito, poiché sappiamo chi sta riducendo santa croce ad uno squallore!!! BASTA FALSO BUONISMO!!!!
Esiste ancora qualche cretino che crede al multiculturalismo? O all’integrazione? La Boldrini ha detto: “Abbiamo tanto da imparare da loro” ma cosa? Boh! Quelli che hanno partecipato alla mega-rissa sono i figli dei primi immigrati venuti a santa croce, questi sarebbero il futuro di santa croce? Sig. Amministratori, Sig. Politici, per favore fate qualcosa, prima che ci scappa il morto.
Scusa Angelo noi ci siamo messi in gioco, sia per le nostre attività sia per un diritto da liberi cittadini, l’ordine publico o come si voglia chiamere e un’interesse di tutti “commercianti e cittadini” non finirò mai di ribadirlo che questa ordinanza limita “”sulu i santacruciari”” e non porta nient’altro che limitazione per noi, quella gente il carico lo fa prima delle 21 e soprattutto non gli interessa integrarsi, quelli buoni con famiglia sono già nelle loro case, o qualcuno pensa che e sempre colpa nostra, tanto il decoro urbano ormai e colpa nostra anche se la gente e poca, ora ci metteremo a fare anche i vigilanti oppure togliamo l’occasine e tutti i locali chiuderemo alle ore 20, tanto si sà che il dito verrà puntato su di noi.
Mi sembra di vivere scene di film amercani dove le risse venivano fatte da diverse bande per il controllo del territorio, e questo mi lascia un po sconcertato, nelle risse che ci sono state fin’ora (fra cui tunisini, albanesi e rumeni) non c’erano ubriachi in mezzo, non’è che noi diamo la colpa al fatto che si ubriacano e invece il motivo e un altro, litigano tra di loro per chi comandare dentro sonta croce per questioni di spaccio e ecc…………
E poi di mezzo ci andiamo noi!
Direi che ormai S.Croce è diventato un paese INUTILE , cosi come sta diventando inutile commentare. Non esprimo quello che vorrei esprimere a riguardo, perchè è tutto tempo perso. Nessuno fa nulla, nessuno prende provvedimenti…..A presto, sicuramente con altri articoli simili !!!
Non servono le parole, ci vogliono i fatti !!!!!
bottiglie? non c’era l’ordinanza che vietava la vendita di bottiglie dopo le 21?
io penso che finché non ce integrazione non ci sarà civiltà,specialmente x i giovani emigranti secondo me e penso k hanno talento in tutto e si impegnano secondo me loro vogliono farsi sentire e dire che anche noi esistiamo e vogliamo rispettati x cio che sono e di aitarli con le parole almeno
Ma non dire cretinate!!!
Caro Franco o sei tunisino e non ti vuoi fare riconoscere o vivi in un’altro comune e non sai niente di Santa Croce, nessuno dice che non sanno fare niente e che non si impegnano, i giovani che crescendo qua con i nosctri figli non si vogliono integrare per via della loro cultura inculcata dai propri genitori, chi vuole integrarsi, eccetterebbero la nostra cultura, non cercando di imporci laloro (vedi crocefisso) se poi vuoi parlare di giovani vai nei nostri parcchi giochi e siediti, vedrai delle belle scene tra bambini italiani e tunisini e poi tu stesso potrai giudicare.
Ma certo caro Franco aiutiamoli tutti a tornare in patria!!!
Non facciamo di tutta l’erba un fascio, vi ricordo che ci sono italiani che sono peggio degli extracomunitari !!!!
Cara signora Wanna è vero che alcuni Italiani sono peggio ma si ricordi che se l ìItaliano sbaglia paga,gli extracomunitari di solito la passano sempre liscia!!!
Dux , in effetti ha ragione.
e finita l epoca di parlare e basta ora ci vogliono i fatti ma fatti sl serio sono loro che sn in un paese ospitante nn noi quindi o capiscono che devono addeguarsi alla cultura del paese che li ospita o si rimpafriano
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