La Vigor supera Pozzallo e vola in finale: 68-51 il punteggio finale

La Vigor conquista Gara-3 e stacca il biglietto per la finalissima che vale il ritorno in DR1 (l’ex Serie D). Il 68 a 51 con cui i biancorossi hanno regolato l’Azzurra Pozzallo al Pala Santa Rosalia non racconta solo di una squadra in controllo, capace di imporsi sin dalle prime battute e mantenere lucidità fino alla sirena. È il riflesso dello spirito di un gruppo nato la scorsa estate, con il desiderio di ricominciare a giocare, insieme, per difendere una storia e una passione che non si sono mai spente.
Vasquez, Distefano, Ciurciù, Rizzo (in campo nonostante la febbre), Susino, Barone, e i giovani Occhipinti, Sgarlata, Di Stefano e Hoxha (impiegato nel finale), hanno avuto la meglio su una formazione ostica come l’Azzurra, mostrando fin dall’avvio valori tecnici, coesione e grande determinazione. Una vittoria che arriva anche come risposta alla sconfitta in Gara-2 e che ribadisce il carattere della squadra.
La partita è stata indirizzata da una difesa intensa e organizzata, capace di spezzare i meccanismi offensivi di Pozzallo, costretta spesso alla confusione. In attacco, la Vigor ha brillato nel primo quarto per scelte lucide e letture efficaci, trovando soluzioni vicino al ferro e tiri aperti dalla lunga distanza.
Dopo un avvio brillante, i padroni di casa hanno saputo amministrare il vantaggio, gestendo con esperienza anche i momenti in cui Pozzallo ha provato a rientrare nel match. Le triple di Di Stefano e la solidità mentale del gruppo hanno respinto ogni tentativo di rimonta. Fondamentale anche l’apporto del pubblico, che ha trasformato l’energia del palazzetto in benzina per una squadra compatta e affamata.
Questa vittoria rappresenta molto più di un semplice passaggio del turno: è un traguardo simbolico in una stagione che profuma di rinascita. Non importa che molti di questi giocatori abbiano già vissuto categorie superiori e sfide ben più blasonate: la pallacanestro resta uno sport fatto di errori, dove il cuore spesso conta più delle gambe, e il carattere può ravvivare anche il talento assopito.
Ora la Vigor si prepara a una finalissima che promette emozioni, equilibrio e intensità. Un nuovo viaggio sta per cominciare — incerto, ma proprio per questo ancora più bello.