Cimitero, disputa in aula: “Perché 7 mesi d’attesa per togliere i rifiuti?”
La chiusura del cimitero per tre giorni, dal 17 al 19 ottobre, è stata al centro di una interrogazione del gruppo ‘Insieme per Santa Croce’, che, nel corso della seduta del Consiglio comunale di giovedì sera, ha chiesto chiarimenti in merito ad alcune segnalazioni (anche fotografiche) relative a lavori eseguiti con mezzi meccanici, soprattutto “a tutela della sicurezza e della dignità dei defunti”. La risposta del sindaco Dimartino, arrivata anche in forma scritta, ha rivelato che le attività poste in essere sono quelle indicate da un accordo con la ditta Ecoseib, risalente al 27 novembre 2023, relativo allo svuotamento di un deposito temporaneo di rifiuti “speciali”, alla loro frantumazione e allo smaltimento in un impianto di Augusta. Mentre la copertura finanziaria per compiere l’attività è stata individuata con una determinazione del 9 aprile 2024.
La risposta, però, non è stata sufficiente ai consiglieri d’opposizione per dirsi soddisfatti: “Il concetto – ribadiscono Gaetano Riva, Alessio Mandarà e Piero Mandarà – è che c’è un deposito di stoccaggio temporaneo per rifiuti cimiteriali non pericolosi, ma derivanti da esumazione ed estumulazione; e c’è un preventivo che fa seguito ad un incontro tra la ditta Ecoseib e l’Amministrazione comunale del 3-11-2023, quindi oltre un anno fa. La normativa consiglia di rimuovere questa tipologia di rifiuti ogni tre mesi, o al massimo entro dodici. Peraltro esiste una determina degli uffici, la n.572 del 9 aprile 2024, che autorizza il pagamento per l’espletamento dell’attività: perché – viene da chiedersi tuttora – si aspettano ulteriori sette mesi per la rimozione? E l’assessore all’ambiente che dice? Li lascia lì sette mesi pur avendo già l’autorizzazione ed in spregio alla normativa?”.
Il resto della seduta consiliare è stato contrassegnato dall’approvazione della Variazioni di bilancio, con l’astensione dei tre consiglieri d’opposizione. Sono stati approvati con voto unanime dell’aula, invece, tre debiti fuori bilancio e, soprattutto, l’autorizzazione alla realizzazione di “interventi di adeguamento, rifunzionalizzazione e ristrutturazione edilizia di un immobile da adibire a servizi socio-educativi e sociali per minori”, che sorgerà nel territorio di Punta Braccetto e sarà finanziato dai Fondi europei per lo Sviluppo Regionale (FESR 2021-27). I lavori per l’ammodernamento dello stadio comunale, come si evince dalla risposta dell’Amministrazione a un’altra interrogazione del gruppo di minoranza, sono momentaneamente sospesi per l’elaborazione di una perizia di variante (dovuta a un’alterazione del terreno di gioco), che è tuttora oggetto di valutazione da parte degli uffici.