Casuzze, una coppia tedesca avvista un’altra tartaruga: ha deposto le uova
Nemmeno il tempo di assistere, il 26 luglio, alla schiusa del nido sulla spiaggia di Casuzze, all’altezza di via Eolie, che ieri mattina, come un miraggio, è stata vista e segnalata una bellissima tartaruga Caretta caretta che deponeva alle prime luci dell’alba il suo prezioso “carico”. Erano le 5:48.
A dare l’avviso sono stati i coniugi Mike e Daniela Schreiber, di origine tedesca, in villeggiatura con i loro figli a Casuzze, che dal loro balcone vista mare, hanno avvistato una tartaruga in prossimità delle dune. Scesi in spiaggia, ovviamente presi dalla curiosità per l’insolita visione, hanno notato che la mamma tartaruga stava deponendo le uova. I coniugi Schreiber hanno subito avvertito le forze dell’ordine, che a loro volta hanno segnalato alla Dott.ssa Oleana Prato, biologa volontaria del WWF, la presenza della tartaruga in spiaggia. In poco tempo è stata avvertita la Protezione Civile locale, i volontari di zona Marco Distefano e Silvio Rizzo. Nel frattempo un operatore ecologico che stava effettuando il turno in spiaggia, dopo la fine dell’ovideposizione, insieme ai coniugi Schreiber, ha delineato l’area. In meno di un’ora l’area è stata messa in sicurezza e transennata con l’apporto e l’intervento della Protezione Civile.
La spiaggia di Casuzze, in questi ultimi anni, si sta dimostrando luogo prediletto dove nidificare, in provincia di Ragusa, per queste incredibili e straordinarie creature marine. A dare loro manforte, è la grande sensibilizzazione raggiunta da parte dei bagnanti e residenti, grazie alle continue campagne del WWF, infatti, sono adesso in molti ad avvistare e segnalare le tracce lasciate dalle mamme tartarughe sulle spiagge.
La tartaruga marina comune (Caretta caretta) è la specie più diffusa nel Mediterraneo, ma sono presenti anche altre specie, tra cui la tartaruga verde (Chelonia mydas) e, sebbene più rara, la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea). In totale si contano sette specie di tartarughe marine distribuite nella fascia tropicale e temperata dei mari del mondo e sono tutte a rischio di estinzione, minacciate dalla cattura accidentale, degradazione dell’habitat, disturbo antropico e dai cambiamenti climatici. Tutte le tartarughe marine sono specie particolarmente protette. Adesso non ci resta che aspettare almeno 60 giorni per assistere a quest’altro miracolo della natura.
Foto e video: Maik/Daniela Schreiber e Silvio Rizzo