Iblea Acque, la Regione contro i sindaci: “Errata la nomina di Poidomani”
Con nota protocollata al n. 2894 del 22 febbraio scorso, la Regione Siciliana ha stigmatizzato il comportamento dei sindaci della provincia di Ragusa: questi ultimi sono stati ammoniti per avere errato riguardo al fatto di avere nominato amministratore di Iblea Acque un dirigente in quiescenza e soprattutto di non poter erogare allo stesso un compenso per il lavoro svolto.La vicenda coinvolge l’ing. Franco Poidomani, amministratore unico di Iblea Acque, e i dodici sindaci dell’area iblea. “Dal carteggio fornito in copia da diversi Comuni e, tralasciando in questa sede la posizione di ogni singolo ente in merito all’affidamento di eventuali incarichi all’ing. Poidomani, che sarà oggetto di separato specifico provvedimento – è scritto nella nota – appare opportuno, quanto mai obbligatorio, dovere segnalare che è fatto divieto alle amministrazioni pubbliche di conferire “cariche in organi di governo delle società da esse controllate” a “soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza” se non a titolo gratuito”. Sempre nella stessa nota si precisa che, “all’ing. Poidomani, dirigente pubblico in quiescenza dal 1 gennaio 2014, è stato riconosciuto da Iblea Acque un compenso annuo lordo omnicomprensivo di 95mila euro”.