Il Centro diurno conteso: arrivano vigili e sanitari, gli anziani “sfrattati”
Non solo la Polizia Municipale, in attesa della realizzazione dei nuovi locali; ma anche le attività del Poliambulatorio, nelle more che venga ristrutturato l’edificio di piazza Sabin coi soldi del Pnrr. In questi mesi, o anni d’attesa, un paio di stanze verranno trasferite nei locali del Centro diurno “Terza Primavera”, dove ci sarà sempre meno spazio per le attività degli anziani. Sono proprio gli anziani a denunciarlo al termine di un confronto serrato con sindaco e giunta. Si sentono sfrattati e non hanno voglia di finire ai margini.
“Il Consiglio direttivo del Centro diurno “Terza primavera”, a nome dell’intera Assemblea, esprime rammarico e disappunto per le recenti comunicazioni del sindaco, degli assessori e del Presidente del Consiglio, che qualche giorno fa ci hanno notificato la loro intenzione di assegnare i locali del centro alle attività della Polizia Municipale e del Poliambulatorio, privando così gli iscritti del Centro dell’unico punto di ritrovo in cui condurre le nostre attività – si legge in una nota -. La cosa che dispiace è aver trovato negli amministratori un muro invalicabile e un interlocutore insensibile rispetto alle prerogative degli anziani. L’avvio dei lavori per la riorganizzazione degli ambienti dell’attuale Centro diurno, prevista per il mese di aprile, priverà molti di noi delle poche occasioni di socialità offerte da questo Comune. Tutto ciò avverrà senza aver minimamente previsto delle soluzioni alternative o temporanee che possano garantire la prosecuzione delle attività, che ormai risultano compromesse. La scarsa considerazione per la sorte degli anziani di Santa Croce ci induce a intraprendere una battaglia per affermare i diritti della terza età, evitando la marginalizzazione cui qualcuno vorrebbe ridurci”.