Una petizione per riscrivere la norma sulla democrazia partecipata
“Scriviamola Insieme” è la raccolta firme per rafforzare la legge regionale sulla democrazia partecipata in Sicilia, appena modificata dal governo regionale. A lanciarla è Parliament Watch Italia, l’associazione che cura “Spendiamoli Insieme”, il progetto che, grazie al sostegno della Fondazione con il SUD, promuove la buona applicazione della norma.
“Con questa raccolta firme chiediamo alla Regione Siciliana – dice Salvatore Mandarà, coordinatore provinciale di Ragusa della Rete Civica della Salute – di co-progettare una nuova legge che permetta ai Comuni di utilizzare in modo semplice, efficace e realmente partecipativo gli oltre 4 milioni di euro disponibili ogni anno per realizzare progetti presentati e scelti dalla cittadinanza. Secondo l’attuale legge, tutti i Comuni siciliani devono spendere almeno il 2% dei fondi che ricevono dalla Regione con forme di democrazia partecipata, quindi coinvolgendo le associazioni, i cittadini e le cittadine. Finora i Comuni inadempienti erano sanzionati con la restituzione della somma non utilizzata. Un articolo della nuova finanziaria regionale abolisce le sanzioni. Questa modifica non è certamente un intervento di tutela o miglioramento della legge. Affermare il principio che un’amministrazione inadempiente possa continuare ad essere inadempiente, senza che ciò venga in alcun modo rilevato, è un colpo durissimo per la tenuta complessiva della norma. D’altronde però il meccanismo delle sanzioni non si è rivelato sufficiente. Anzi, ha generato centinaia di processi attivati soltanto per non restituire le somme”.
“Non siamo preoccupati dall’eliminazione della sanzione in sé, ma piuttosto dalla mancanza di un necessario intervento strutturale sulla legge, che favorirebbe anche i Comuni in difficoltà. Per questo ci impegniamo – conclude Mandarà – a consegnare entro il 31 gennaio 2024 al Presidente della Regione, all’Assessore alle Autonomie Locali e all’Assemblea Regionale Siciliana un report con i risultati dell’applicazione della legge fino ad oggi, oltre alle firme raccolte. La RCS della provincia di Ragusa è invitata a partecipare alla raccolta firme venerdì 26 gennaio, abbiate cura di coinvolgere ogni contatto nel vostro territorio a difesa della democrazia partecipata perché le leggi e il modus operandi delle istituzioni hanno effetti determinanti in tutti i comuni siciliani, l’iniziativa quindi riguarda ognuno di noi”.