S.Croce, all’interno del pesce mangiaplastica ogni genere di rifiuti
Il progetto “Flavofish”, che prende il nome da flavobacterium (il batterio mangiatore di plastica), è nato con l’obiettivo e l’impegno di migliorare la raccolta differenziata, portandola al 100% dei rifiuti plastici e metallici, in modo sostenibile e originale, e per Santa Croce e le sue borgate a mare, anche di tutelare la nostra ricca biodiversità. La scultura metallica, che ha la forma di un pesce e funge da contenitore per la raccolta differenziata della plastica, ha un duplice significato: il primo è il pratico utilizzo in quanto funge da immenso contenitore per la raccolta differenziata; la seconda, invece, riguarda l’educazione e la comunità. La suggestiva immagine del pesce pieno di plastica offre spunti di riflessione sul tema dell’inquinamento causato dai materiali plastici e del loro successivo ingresso nella catena alimentare.
“La sua curiosa forma – dice Salvatore Mandarà di FareAmbiente – stimola a riflettere sull’importanza di scegliere di fare la cosa giusta nella vita di tutti i giorni, affrontando anche con determinazione il problema dell’inquinamento causato dalla plastica, che ci accomuna tutti . Ma così come ogni problema, a Santa Croce e per i santacrocesi, rimane sempre un problema, ovvero quello che già da diversi mesi doveva diventare un vero e proprio contenitore per raccogliere almeno la plastica proveniente dall’istituto scolastico adiacente e invece è diventato un contenitore di rifiuti indifferenziati. Manca sicuramente ancora la cultura della differenziata – conclude Mandarà – dove le istituzioni locali, le associazioni e perche no, la scuola con qualche lezione di educazione civica con gli obbiettivi dell’Agenda 2030, oramai quasi alle porte, potrebbe tutti impegnare e mitigare sull’impatto che la plastica ha sull’ambiente e sulla vita del pianeta, ma soprattutto per la nostra piccola comunità”.