Parla l’ex sindaco Barone: “Lavori pubblici? Bastava il disbrigo pratiche”
L’ex sindaco di Santa Croce, Giovanni Barone, scrive una lettera al nostro giornale per “schivare” le frecce indirizzategli dal primo cittadino, Peppe Dimartino, durante le comunicazioni dell’ultimo Consiglio comunale. L’argomento, che era già stato al centro di un confronto social fra i due, è relativo alle opere pubbliche. Pubblichiamo integralmente il messaggio di Barone.
Gentile Direttore di Santa Croce Web,
leggendo il suo ottimo articolo del 29 dicembre u.s., con mia sorpresa mi sono ritrovato citato come oggetto di “frecciate”.
Non credo che il sindaco, nel suo arzigogolo, intendesse fare un unilaterale piccolo attacco al suo predecessore, ora semplice cittadino. Almeno lo spero.
Direttore leggendo il Suo articolo capisco, invece, che quelle che lei chiama frecciate altro non sono che giri di parole in politichese, su qualcosa che più semplicemente si poteva dire: ci sono in corso d’opera progetti EREDITATI CON FINANZIAMENTO dalla Amministrazione Barone (o amministrazione precedente, se non si vuole chiamarla per nome) ai quali bisogna dare corso. Punto.
Tra questi quelli citati nel suo articolo, cioè il rifacimento del campo sportivo e la riqualificazione delle sorgenti e acquedotto. Ora, senza arrampicarsi sugli specchi ma in doverosa continuità amministrativa, chi oggi amministra il Comune deve semplicemente “DISBRIGARE LE CARTE”, di queste e delle altre numerose opere Pubbliche finanziate ed “ereditate” procedendo nello STESSO VERSO della Amministrazione Barone.
Puntualizzo che non sono “richieste di finanziamento”, come leggo nell’articolo, ma soldi già assegnati, al nostro paese.
Ci sta che una nuova amministrazione approvi un progetto esecutivo partendo da uno di massima o preliminare già oggetto di finanziamento in corso, come è accaduto per la riqualificazione delle sorgenti. Non ho però compreso bene quale ATTO di indirizzo l’attuale amministrazione avrebbe adottato a modifica o ad emendamento sul progetto esecutivo, di rifacimento del campo sportivo che è finanziato per 2/3 dal Ministero e 1/3 con mutuo votato dal precedente Consiglio Comunale .
In ogni caso avrebbero fatto semplicemente il loro dovere di continuità, cioè si sarebbero, come si suol dire, “guadagnati la pagnotta”.
Leggo: “Evidentemente c’era un problema” sul progetto del campo sportivo; qual era questo problema? Sicuramente non era un problema di indirizzo politico… e infatti lo hanno risolto gli Uffici (a volte si ricorre al “soccorso istruttorio” per salvare un finanziamento). Ma questo fa parte dell’eccellente lavoro del III dipartimento e dell’Ufficio contratti, quindi attiene alla doverosa e professionale ordinaria GESTIONE da parte dei nostri bravi Funzionari.
Ci mancherebbe altro che un amministratore, che tra l’altro, gode di un lauto stipendio, facesse perdere dei finanziamenti o non vigilasse sulla gestione delle pratiche – anche se è, ripeto, esclusiva responsabilità e competenza dei Funzionari comunali.
Veda Direttore nella mia esperienza di Sindaco in almeno due occasioni ho doverosamente provveduto al soccorso istruttorio e a portare avanti progetti finanziati alla Amministrazione Iurato, mi riferisco alla ristrutturazione della caserma e lavori sull’acqudotto civico. Per non parlare del museo demologico la cui idea progettuale affonda le radici nel passato remoto e definito nel 2019.
Un altro finanziamento, importante, che si riporta da più sindacature è l’adeguamento del depuratore comunale, progetto di massima della Giunta Schembari, finanziato da “Patto per il sud” alla Giunta Iurato, progetto esecutivo di adeguamento al piano d’ambito con riconferma del finanziamento con l’amministrazione Barone nel marzo del 2022, ora la palla è passata alla Giunta Dimartino dalla quale speriamo di avere novità.
Caro Direttore, in conclusione mi consenta un’ultima notazione sulle “MEDAGLIE” che sono state menzionare nelle comunicazioni al Consiglio Comunale.
Secondo me queste vanno portate, con orgoglio e onore, da chi ha realizzato, assieme alla propria squadra, qualcosa di veramente utile per il proprio Paese.
L’occasione mi è gradita per augurarle un buon 2024!
Il cittadino
Giovanni Barone