La DC osserva tutti ma non si schiera: “Siamo vigili, è presto per i giudizi”
Una buona dose di credito all’Amministrazione e anche all’opposizione. In pieno stile democristiano. Ma la DC è tornata, ha indossato le scarpe ripulite dal terriccio (“Non è più la Democrazia Cristiana degli anni ‘80”, ammettono) ed è scesa in campo presentandosi alla città in conferenza stampa. Assente il segretario cittadino Enzo Brancato (“Per motivi di lavoro”). Davanti ai giornalisti si ritrovano gli ex assessori Gioacchino Iozzia e Paolo Ferrara, oltre all’ex consigliera comunale Antonella Galuppi. Non mancano i ringraziamenti al segretario nazionale Totò Cuffaro e all’on. Ignazio Abbate.
“La Democrazia Cristiana a Santa Croce vuole essere un partito al fianco degli ultimi e di chi non ha voce – è l’esordio di Iozzia -. Il gruppo dirigente locale sta lavorando per rafforzare un grande centro, guardando con interesse a destra, ma strizzando l’occhio a una sinistra moderata. Tutto questo per dare negli anni a venire – se gli elettori ce lo permetteranno – un governo stabile alla città”. Una delle curiosità di quest’incontro, però, è capire dove si collochi la DC nelle dinamiche locali: “Siamo vigili, non siamo né opposizione né maggioranza – rompe il ghiaccio Iozzia –. Siamo pronti ad applaudire il sindaco se farà delle cose buone, ma anche a sollevare delle questioni se le cose non si faranno nel modo corretto”.
La tesi è confermata da Ferrara: “Non siamo né vicini all’Amministrazione né critici a priori – dice l’ex assessore della giunta Barone, che ha già militato in Fratelli d’Italia -. Chi amministra qualche errore lo commette, noi siamo stati amministratori e lo sappiamo. Non vogliamo esprimere un giudizio oggi, magari lo faremo tra qualche giorno. Vedremo se l’Amministrazione andrà sulla retta via o meno, certo non faremo sconti. L’opposizione? Ha fatto un buon lavoro, è chiaro che in politica contano i numeri. Se non ci fosse questa disparità – otto consiglieri a quattro – la situazione sarebbe diversa. Noi non abbiamo consiglieri comunali, ma possediamo le capacità di far valere le nostre ragioni. Inizieremo a incontrare le forze politiche presenti sul territorio, perché i problemi di Santa Croce riguardano tutti”.
A parte un accenno al finanziamento ottenuto dalla Regione per merito dell’on. Abbate, che ha contribuito al buon esito del cartellone estivo degli spettacoli, il giudizio su sindaco e giunta può dirsi sospeso: “E’ passato a stento un anno – riflette Iozzia -. La prima estate non fa testo, si sono trovati catapultati in una realtà che non conoscevano. Sarebbe stato prematuro criticarli subito, serviva un periodo di assestamento. Dall’anno prossimo ci devono fare vedere di che pasta sono fatti. Oggi portano avanti, giustamente, i programmi ereditati dalla passata amministrazione, aspettiamo di vedere anche i loro”.
La decisione di Antonella Galuppi di aderire al partito “è stata determinata da due fattori: avere un contesto dove sentirmi libera di fare delle scelte – dice l’ex consigliera – e poter rispondere sul piano politico alle decisioni prese. Voglio dare un parere e un contributo in maniera serena, perché dall’attacco netto e distruttivo non viene nulla”. L’unico “avvertimento” bonario è di Ferrara: “Chi vuole avvicinarsi a questo partito deve avere un solo obiettivo: il bene di Santa Croce”. Vanno tanto di moda gli autobus, ma non è questo il caso.