Frasca avverte la DC: “Noi alternativi a un’amministrazione penosa”
Dopo l’elezione del comitato direttivo, gli equilibri all’interno della DC si sono già sfilacciati. Rivoluzione Civica, il movimento che fa capo all’ex assessore comunale Filippo Frasca, ha infatti rilasciato un comunicato stampa, per ribadire la propria vicinanza all’on. Ignazio Abbate e per sottolineare, allo stesso tempo, la necessità di superare le frizioni che hanno contraddistinto l’inizio di questa avventura. Partendo da un requisito indispensabile: “Migliorare le condizioni di vita dei nostri concittadini, amministrati in maniera poco ortodossa, per non dire penosa, da una amministrazione locale che non merita credito”.
Segue il testo integrale della nota.
“Rivoluzione Civica, associazione culturale per la politica, tramite il Presidente Filippo Frasca è collocata politicamente al fianco dell’onorevole Ignazio Abbate da tempo, dandogli disponibilità al 100% di tutto a favorire l’integrazione delle new entry per creare un partito forte e coeso, basato su principi programmatici chiari e non su posizioni personali. Ad oggi sono inesistenti in sede locale, organi statutari regolarmente eletti ed accettati da tutte le sensibilità concorrenti; ci sono solo affidamenti amicali a questo o quel tesserato per creare la struttura e questo non ha nulla a che fare col la legittimità civica e statutaria; non esiste in pratica nessun rappresentante legale locale al quale ad esempio attribuire responsabilità di tipo civile, penale o amministrativo o di qualsiasi altra natura.
Purtroppo, la incapacità relazionale (forse anche la Nostra), il tentativo di accentrare il potere di qualcuno che non è stato mai in prima linea, crea frizioni che non hanno senso di esistere; l’interesse supremo è quello di creare il partito e così come da mandato verbale conferitomi dall’On. Ignazio Abbate, su questa linea lavoreremo apportando nel dibattito le “necessarie linee guida” da seguire per migliorare le condizioni di vita dei nostri concittadini, amministrati in maniera poco ortodossa, per non dire penosa, da una amministrazione locale che non merita credito.
Ad oggi, a Santa Croce Camerina, non ci sono organi statutari partitici costituiti e qualsiasi rappresentanza è inesistente fin quando gli organi del partito superiori, non si pronunciano; mi sembra lecito affermare che in assenza di coesione e condivisione, la parola spetta ad Ignazio Abbate o chi per Lui; non ci risulta che il Nostro Onorevole, abbia dato indicazioni “esclusive” con nomine o altro; anche perché il dott. Silvio Meli, nostra autorevole interfaccia e già rappresentante legale della lista DC per la provincia di Ragusa, non ha comunicato nulla, se non che l’ultima parola spetta appunto al Ns autorevole Ignazio Abbate.
Ad oggi esiste un insieme di sensibilità individuali e associate, che “devono imparare” a convivere e chi non è capace di farlo, non potrà trovare spazio nel partito per eccellenza emblema di dialogo e sintesi; continua quindi il nostro impegno al fianco di Abbate, alla ricerca di un dialogo con le altre componenti interne che dimostrano limiti di capacità di confronto, con sprazzi di arroganza e pressapochismo senza la minima voglia di un serio confronto programmatico sui temi che angustiano la città ed il tessuto economico; fattore che determina il rallentamento, la nascita, la visibilità e l’affermazione della DC. Sarebbe importante capire perché è in atto questo freno istitutivo e se ci sono interessi o trattative che non conosciamo da parte di qualcuno, anche con l’amministrazione locale.
La DC a Santa Croce Camerina, per RIVOLUZIONE CIVICA, va costruita con un principio cardine invalicabile:
1. La distanza, la diversità, l’alternativa e la ferrea opposizione a questa amministrazione con la quale non possiamo avere rapporti, se non per effettuare controlli e pressioni per limitarne gli effetti negativi.
Se ci sono altre linee di pensiero e sono vincenti a “suon di tessere”, faremo opposizione interna al partito, in condizioni di minoranza, ma, all’interno della futura struttura della DC. Tuttavia, sulle violazioni di legge che presumibilmente alcuni amministratori consumano o consapevolmente o ignari, saremo intransigenti e non ci sono maggioranze o cordate future alla DC, che possono frenare e o rallentare la ricerca della trasparenza e della legalità da parte Nostra. Siamo certi, che tutte le componenti che oggi concorrono a questa crescita, hanno in mente stessi principi cardine.
Ognuno di Noi ha una immagine e una storia da tutelare e la nostra inizia con la chiamata alle armi da parte di Abbate, in un momento in cui se la davano a gambe per lo spauracchio di non superare la soglia di sbarramento; il nostro Presidente Filippo Frasca, che lavora per fare sintesi e integrare le varie anime, lascerà questo impegno solo su espressa indicazione dell’onorevole Abbate, che resterà per Rivoluzione Civica punto ESCLUSIVO di riferimento anche in vista delle prossime tornate elettorali Provinciali ed Europee, pronti a seguirlo in qualsiasi avventura futura ritenga sia utile intraprendere per il nostro territorio.
Abbiamo una struttura da creare e di certo non vogliamo costruire un partito che vive di briciole o mendica interventi minimali a questa o quella amministrazione; non tutto si può giustificare con la “politica”; abbiamo una visione amministrativa chiara, sappiamo di cosa è fatto il nostro DNA e abbiamo le idee fin troppo chiare su cosa vogliamo concretizzare e… “vorremmo condividerlo con tutti, pronti a modificare le nostre convinzioni” ma con la certezza che non c’è spazio per chi pensa di interpretare il ruolo di padre padrone; nessuno sarà capace di zittire la libertà di opinione, di pensiero e a tutela delle minoranze, qualora dovessimo governare questo processo, le garanzie sono che i nostri limiti di tolleranza sono oltre il dovuto come possiamo dimostrare a differenza degli ultimi attacchi subiti; la nostra capacità di ascolto non ha pari e anche l’ultimo dei tesserati sarà una risorsa e non un problema anche nel dissenso. La città è piccola ed è giusto mettere in chiaro di che pasta siamo e di che pasta sarà la DC alla quale dovremo appartenere se i vertici ci vorranno, altrimenti di certo non moriremo di astinenza di politica.
Credo che lo spirito di coesione si approprierà di tutti coloro che vogliono partecipare a questo processo e il presente comunicato non è un segno di debolezza, ma bensì il nostro essere autorevoli nel proporci come leadership a garanzia di tutti, anche di coloro che guardano con attenzione oggi la DC e non si avvicinano perché i sintomi di un partito autoreferenziale e chiuso, sono andati oltre la normale percezione e danneggiato il processo di crescita e integrazione. Nessuno si avvicinerebbe ad un partito che non è aperto, che non è capace di garantire la diversità di opinioni.
In attesa delle determinazioni dell’Onorevole Ignazio Abbate, chiunque a Santa Croce Camerina ha voglia di condividere queste idee potrà contattarci ed incontrarci, nella sede di Via Giacomo Matteotti 36 oppure potrà contattare chiunque altro sia presente nella sede DC di Piazza della Repubblica – che contribuiamo a pagare – per confrontarsi con altre sensibilità che lavorano a questo processo.
A noi interessa il progetto e non c’è spazio per il comportamento sbagliato di un singolo. Lavoriamo per l’inclusione senza paura del confronto e dei congressi che spero possano arrivare presto ed essere celebrati con la formula dell’acclamazione”.