Mandarà: “Altre omissioni sul servizio idrico. Ci basta solo un numero”
“Lunghi giorni di silenzio e di studio (si spera) non sono bastati al sindaco di Santa Croce per dare risposte esaustive a tutte le criticità che accompagnano il cambio di gestore del servizio idrico integrato. L’ultimo comunicato, oltre alle solite omissioni, svela un altro tentativo: cioè screditare le opposizioni e il sottoscritto con bugie che rivelano lo scarso amore di questa Amministrazione per la verità e le istituzioni”. Lo dice in una nota Piero Mandarà, consigliere comunale di ‘Insieme per Santa Croce’, replicando alle dichiarazioni del sindaco Dimartino.
“In riferimento alla perdita d’acqua di Caucana, fonte di numerose segnalazioni, informo il sindaco che tutti i residenti di quella strada, sebbene privata, sono allacciati all’acquedotto comunale e che in passato Mediale era intervenuta tempestivamente per risolvere i guasti segnalati dall’utenza. Se non è più così, dica apertamente ai cittadini che dovranno occuparsene loro e, magari, si assuma la responsabilità di suggerirgli di non pagare l’ultima bolletta idrica. Sarebbe un interessante esperimento di autogestione”.
“Inoltre – spiega Mandarà – rivendico non uno, bensì due voti che hanno sancito il ritorno all’acqua pubblica: quello del 2018, con cui il Consiglio comunale dell’epoca scelse per l’adesione del Comune di Santa Croce all’Assemblea territoriale idrica e il ritorno della gestione in house; e quello del maggio 2022, con cui abbiamo approvato lo Statuto dell’ATI. Qualsiasi altra allusione del sindaco, con annessi riferimenti alla fantascienza, è menzognera. Noi sapevamo che a determinare la tariffa unica sarebbe stata l’ATI; ciò che auspicavamo, invece, era un possibile coinvolgimento del Consiglio comunale nel dibattito sorto attorno al cambio di gestore, con particolare riferimento all’abbandono delle fasce di contribuzione che in passato hanno garantito una bollettazione più equa”.
“I cittadini – conclude Mandarà – devono sapere che a determinare le tariffe prossime future, di cui non conosciamo ufficialmente la portata, è stato Dimartino, assieme ai colleghi sindaci dell’ATI, nel settembre 2022. Ci aspetteremmo che pronunci un numero, uno solo, per far capire ai santacrocesi quanto pagheranno. E invece è ancora fermo alle simulazioni e alla promessa di un risparmio del 30 per cento che giorno per giorno, e scoperta dopo scoperta, sembra allontanarsi. Lo attendiamo al vaglio della prima bolletta di Iblea Acque per capire se c’era dietro negligenza o impreparazione”.