Acqua, raddoppiano le tariffe? Allarme del Pd: “Dalla padella alla brace”
A quanto ammontano le tariffe del “nuovo” servizio idrico che dal 31 maggio, dopo l’uscita di scena di Mediale, è gestito dalla società Iblea Acque? Il sindaco di Santa Croce aveva promesso una riduzione del 30%, a partire dalla prima bolletta del 2023 (che avrebbe dovuto rifarsi alle tariffe deliberate dall’Ati nel settembre 2022, e invece è ferma a quelle deliberate nel 2019 dal Consiglio comunale). La situazione, però, appare persino più complicata. “Gli iscritti del nostro partito – scrive il Pd in una nota – hanno incontrato, in questi giorni, il presidente del consorzio ATI dott. Giaquinta e successivamente alcuni militanti si sono recati, su suggerimento di quest’ultimo, per ulteriori chiarimenti presso gli uffici di Iblea Acque a S.Croce; il risultato è che la confusione regna sovrana ed è ancora più forte di prima. La sensazione è di essere caduti dalla padella alla brace”.
“Premesso che per i residenti la tariffa della Mediale era di 0.83 a mc compresi gli oneri di ammortamento utilizzati per pagare le infrastrutture cioè acquedotto e fognatura, ci si aspettava da una società pubblica una riduzione della tariffa, considerato che le infrastrutture sono state già pagate. Invece ci viene detto che la tariffa unica media di ambito consortile è di euro 1.68, e non solo, nessuna risposta ci è stata fornita per quanto riguarda le cauzioni già versate a Mediale, il fondo di garanzia per le perdite d’acqua dovute a guasti, su chi grava il finanziamento delle infrastrutture che mancano in altri comuni della provincia, se occorre versare un’altra cauzione a seguito di nuovo contratto, se e quando ci sarà un conguaglio delle tariffe pagate in più dal 31.03.23, e tanto altro ancora. Ci sembra che nulla è chiaro e che a pagare di più saranno sempre i cittadini utenti”.
“Quelle che mancano sono risposte certe a domande precise – è il richiamo del Partito Democratico -, risponda il Sindaco che rappresenta i cittadini di Santa Croce! Dove sono i risparmi per i santacrocesi, da dove viene fuori il 30 per cento in meno di pagamento tanto sbandierato dall’amministrazione comunale? Sindaco batta un colpo e esca dagli schermi, rassicuri i suoi cittadini e faccia il suo dovere di primo cittadino. Noi tutti siamo in attesa di un suo chiarimento al riguardo dei punti evidenziati, ciò a tutela delle tasche dei Santacrocesi”.