Un paese in festa per San Giuseppe, vero artefice di unità e coesione
E’ stata la festa del ritorno alla normalità, della condivisione di un vissuto, dell’esaltazione della fede e della devozione. I tre giorni di festa dedicati al patrono San Giuseppe si sono trasformati in un bagno di folla, e sono la rappresentazione plastica di cosa voglia significare (ri)unire e stare insieme. Sancire un’unica appartenenza che in questo paese, a dispetto di qualsiasi altro evento, solo la religione (mista a tanto folclore) è riuscita a garantire. Il sunto è che ci vorrebbero più San Giuseppe, e più volte l’anno. E’ stato lui, il Santo Patriarca, l’unico potatore sano di unità e coesione. I valori trascendono sempre le apparenze. Il resto è contorno.
IL BILANCIO DEL SINDACO
Tre giorni di musica, teatro, tradizione folklore, ma soprattutto di fede religiosa. Un autentico fiume di gente che si è riversata per le strade del centro di Santa Croce per l’edizione 2023 della festa di San Giuseppe. Non solo santacrocesi, che si sono stretti attorno al proprio Santo Patrono, ma anche moltissime persone arrivate dai comuni vicini e da fuori provincia per assistere agli spettacoli che l’Amministrazione comunale, insieme al Comitato feste, ha organizzato. Partecipatissimo il concerto di Bianca Atzei di sabato scorso, ma anche l’esibizione di Sasà Salvaggio di venerdì, primo appuntamento di rilievo dei festeggiamenti. “Sono stati tre giorni intensi – commenta il sindaco Peppe Dimartino – da cui non possiamo che fare un bilancio più che positivo. Abbiamo avuto l’onore di ospitare le maggiori autorità provinciali nella giornata di ieri per l’uscita della Cena del Comune, con in testa sua eccellenza il prefetto Giuseppe Ranieri e questo ci ha riempito di orgoglio”. Città piena, come da tradizione, anche nella mattinata di domenica, dove in tantissimi hanno visitato le tradizionali cene, hanno ammirato l’esposizione delle auto storiche, ed hanno partecipato alla classica asta che si è svolta in piazza. E ieri pomeriggio, a chiudere il cartellone della festa, la messa del vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa. “Non posso non ringraziare ancora una volta tutti coloro che si sono spesi con tutte le loro energie per far sì che tutto si svolgesse al meglio e, possiamo dirlo, così è stato. Viva San Giuseppe, Viva Santa Croce”.
Rivivi il momento della trasuta del santo a questo link (Comune di Santa Croce Camerina)