Ci mancava l’uomo che inventò gli addobbi e le manifestazioni di Natale
Se non fosse tutto vero, sembrerebbe un’invenzione, neanche particolarmente riuscita. La festa di Natale in paese nasce tantissimo tempo fa, la memoria si perde, per opera di amministratori “brillanti” (di luce propria o riflessa, fa u stissu!): l’arredo natalizio c’è anche per questo Natale, con brevi variazioni in tema, e una cosa molto importante è che anche quest’anno è stato escluso il viale della Repubblica, e i commercianti che operano lì non hanno fatto mancare il loro giustificato disappunto per essere stati nuovamente tagliati fuori. Ma invece di criticare, direbbero, giustamente, i fedelissimi di questa Amministrazione, bisognerebbe essere positivi (preferibilmente senza essere nuovamente affetti da covid, please!) e avere il coraggio di fare sempre le stesse cose e presentarle come miracolo del nuovo che avanza (assupercia!).
Assistiamo, infatti, da giorni a scene di auto esaltazione su opere natalizie (la casa di Babbo Natale, l’accensione dell’albero in piazza, l’albero di Natale allestito a Punta Secca) che erano state già messe in scena negli anni precedenti sul piano amministrativo. Basta confrontare, anche solo distrattamente, le foto del ‘vecchio’ Natale (Amministrazioni Schembari, Iurato e Barone) con quelle di questi giorni. Ci domandiamo se sia davvero inadeguatezza al ruolo o una ‘tecnica politica’ di chi – lo abbiamo constatato – ricorre anche ad affidamenti diretti per svariate migliaia di euro, con inconfutabili e visibili squilibri tra costi e benefici per i santacrocesi. È cambiato veramente il verso per i santacrocesi e, se sì in cosa è davvero mutato? I cittadini meritano serietà e non dimostrazioni di propaganda e grandezza. In un momento delicato come quello attuale, le istituzioni devono essere protagoniste di esempi virtuosi sia nella gestione delle spese sia nel risparmio energetico.
Auguri a tutti, ne riconosciamo necessità e bisogno.