L’opposizione: “Noi responsabili, altri no. Lo Statuto non si interpreta”
“Ancora una volta l’operato della minoranza si conferma responsabile e orientato all’interesse pubblico. E’ stato grazie a un nostro ordine del giorno che l’Amministrazione comunale, dopo mesi di silenzio, ha finalmente riferito sul passaggio di consegne per quanto concerne la gestione del servizio idrico integrato. Inoltre, abbiamo contribuito all’approvazione degli schemi di convenzione per l’affidamento degli impianti sportivi comunali, testimoniando – ove ce ne fosse bisogno – estrema sensibilità nei confronti di chi pratica sport, a partire dalle associazioni del nostro territorio”. Così, in una nota, i consiglieri comunali di ‘Insieme per Santa Croce’ Gaetano Riva, Alessio Mandarà, Eva Fidone e Piero Mandarà.
“Ci dispiace, però, non aver notato dai colleghi della maggioranza la stessa apertura: avevamo prospettato delle modifiche migliorative al regolamento sugli spazi verdi, che dessero priorità alla qualità della proposta rispetto alla velocità della presentazione delle istanze da parte dei privati interessati alla gestione di un’area. A garanzia di questo processo e della necessaria trasparenza amministrativa, avevamo pensato all’istituzione di una commissione composta da personale dell’Ufficio tecnico e del Servizio Manutenzione, che determinasse quali fossero le proposte migliori. Ma nonostante la condivisione di principio del sindaco, espressa pubblicamente, e il parere favorevole degli uffici, l’emendamento è stato bocciato”.
“Ci preme stigmatizzare, invece, l’applicazione del tutto personale dello Statuto comunale da parte del presidente del Consiglio, che ci ha precluso la possibilità di partecipare, con eventuali proposte emendative, alla votazione sulle variazioni di Bilancio. L’articolo 22-bis dello Statuto, infatti, specifica che “la giunta municipale, preliminarmente alla predisposizione degli schemi di bilancio (…) consulta i gruppi consiliari presenti in Consiglio comunale e le forze sindacali presenti nel territorio per farli partecipi degli intendimenti amministrativi”. Non solo questo non è avvenuto, ma il presidente Agnello ha ritenuto – in base a un’interpretazione soggettiva – che l’articolo fosse applicabile solo al Bilancio di previsione e non, invece, a tutti gli strumenti in materia di bilancio. Spiace che un presidente così attento alla forma non sia andato in fondo alla questione, spiegandoci ad esempio quali fossero gli “schemi di bilancio” preclusi dall’articolo; né che abbia concesso al nostro gruppo ventiquattr’ore di tempo per approfondire la materia trattata. Spiace ma non sorprende più di tanto, dal momento che in diverse occasioni il presidente Agnello è parso derogare alla funzione super partes che quest’aula, e non l’Amministrazione pro-tempore, gli ha assegnato”.