Sicurezza, Frasca rincorre il sindaco: “Sfugge al confronto con la città”
Sulla questione sicurezza Filippo Frasca si sente parte in causa. E’ stato assessore al ramo durante l’Amministrazione Barone. E adesso, a distanza di anni, non molla la presa su uno dei temi più sensibili per l’opinione pubblica. Dopo l’apertura di Insieme per Santa Croce, che il sindaco non ha ancora accolto, è Frasca a rilanciare l’impegno per affrontare – insieme alla città – la problematica: “Che i livelli di sicurezza in città lasciano a desiderare, è un fatto risaputo – esordisce Frasca nella sua lettera aperta rivolta a Dimartino -. Non intendo per ora entrare nello specifico per ricercare eventuali responsabilità su chi ha fatto o non ha fatto cosa, ma è un dato di fatto che un risultato accettabile e duraturo a beneficio della città è raggiungibile e perseguibile solo con l’unione e la sinergia di tutte le forze politiche, partitiche e civiche, poiché quello che serve è scardinare non tanto il limite insufficiente di servizi e controlli, ma la “cappa istituzionale” che non interviene con stessa incidenza e determinazione con risorse strutturali, strumentali e umane, su questa porzione di territorio”.
Frasca non crede ai superuomini e mette le mani avanti: “Nemmeno il Sindaco, il più bravo, il più potente, il più perfetto, può scardinare certi equilibri, ecco perché è una sacrosanta verità, che la Sua resistenza a convocare un tavolo di soggetti disponibili al confronto, è una pecca che inizia ad essere strana e dannosa, non per Lei e per il Suo consenso di cui non mi preoccupo affatto, ma per la città. E’ un dato di fatto appartenente alla “verità” che il sottoscritto più volte informalmente e personalmente ha sollecitato la SV, anche attraverso la ricerca di intercessione con altre persone a Lei vicine, per sollecitarla a convocare questo tavolo autorevole in rappresentanza del 100% della città. A Noi interessa che per la Sicurezza, si possa scrivere una pagina nuova di iniziative, di cui per decenni siamo stati artefici e promotori, ancor prima che in questa città, ci fossero i Sindaci che hanno amministrato negli ultimi 30 anni e quindi non solo Lei, ultimo arrivato in ordine di tempo”.
E ancora: “A noi e alla città non interessano le beghe ancora calde o tiepide che Lei ha con altre forze politiche che non fanno altro che svolgere il loro ruolo, a Noi interessa che si faccia qualcosa e che si faccia presto e subito. Mi sarei aspettato che la SV, oltremodo sollecitato anche dagli eventi, acconsentisse a ricevere tutti coloro che hanno dichiarato di essere disponibili a collaborare, ma registro un ritardo che stigmatizzo e che ritengo fuori luogo, tranne che Lei, non ha già le idee chiare sul da farsi e sarebbe interessante conoscerle. In qualità di rappresentante legale locale dell’UDC e del Movimento Rivoluzione Civica – rincara la dose Frasca – la invito a valutare l’opportunità che gli forniamo, per convocare un tavolo, in cui da una parte il Sindaco assistito dagli uffici e da tutti i burocrati che ritiene di portarsi, incontra dall’altra, partiti e movimenti strutturati, dotati di professionalità in certi casi più idonee a quelle possedute nella macrostruttura comunale e che intendiamo, se serve, mettere a disposizione (della città)”.
L’obiettivo non è far nascere “prime donne”, ma creare “un parterre di soggetti professionalmente preparati ad affrontare la delega che Lei correttamente detiene. In attesa di un riscontro e in mancanza di persistente assenza di dialogo, saremo costretti a prendere in mano le redini delle politiche pubbliche per la sicurezza e con la nostra rappresentanza a tutti i livelli di Stato e di governo, la nostra consapevolezza di essere senza interlocutore istituzionale locale, creeremo le condizioni per dare alla città quello che altri non vogliono dare: la sintesi civica necessaria in questo frangente. Cerchi di ricordare che un Sindaco, finita la competizione elettorale è il Sindaco di tutti, anche delle minoranze; vorrei sbagliarmi, ma pare che Lei ad oggi, questo concetto ancora non lo ha metabolizzato. Mi dimostri che sto sbagliando e ne sarò positivamente impressionato!”.