Anzalone in campo alle Regionali: “Ricambio l’affetto dei santacrocesi”
Fra i tre candidati santacrocesi alle prossime elezioni Regionali del 25 settembre, ce n’è una d’adozione. Si tratta di Doriana Anzalone, in lista con ‘Prima l’Italia’. La Anzalone è una giovane dottoressa laureata in Scienze della Comunicazione. Nel 2018 si specializza in Comunicazione e Cultura dello Spettacolo con il massimo dei voti e lode. Subito dopo la laurea inizia a lavorare per alcune aziende farmaceutiche tra Catania e Ragusa. E’ sposata con un medico santacrocese. L’interesse per la politica – la Anzalone ha già partecipato alla campagna elettorale per le scorse Amministrative – e la sua intraprendenza sono saltati agli occhi dei vertici del partito, che l’hanno voluta fortemente come candidata alle Regionali per la provincia di Ragusa. Si tratta dell’unica donna in lista.
“Sono pronta a mettermi in gioco con grande coraggio – ha spiegato la Anzalone – Ho accettato la proposta di candidatura, e ringrazio i vertici di Prima l’Italia, perché desidero rappresentare le istanze di Santa Croce e della sua gente al parlamento regionale. A un piccolo comune come il nostro, in un periodo così difficile per gli enti locali, servono riferimenti istituzionali che abbiano a cuore gli interessi del territorio. Sono tante le sfide che ci attendono nel futuro: il mio obiettivo è poter dare una mano affinché al nostro Comune e alla nostra provincia non venga preclusa alcuna possibilità di sviluppo”.
“Sono fiera – aggiunge la Anzalone – di essere l’unica rappresentante femminile in lista. So che si tratta di una sfida difficile e che dovrò misurarmi con politici molto più esperti di me: il mio impegno, però, è anche un modo di ricambiare l’accoglienza che i cittadini santacrocesi mi hanno garantito da quando vivo e frequento questa meravigliosa città, che non merita di rimanere isolata, ma necessità di sbocchi istituzionali a tutti i livelli. Condivido le battaglie di Prima l’Italia, che è un partito composto da una classe dirigente giovane, fatta da amministratori locali, e desiderosa di affermarsi: alla rivoluzione delle facce, però, bisogna accompagnare la rivoluzione delle idee. Senza la pretesa o l’arroganza di cancellare quanto è stato fatto, ma con l’obiettivo di migliorare la proposta e l’azione politica a beneficio di tutta la collettività”.