Il pietrisco della Santa Croce-Punta Secca è l’incubo dei motociclisti
C’è un elemento che contribuisce a enfatizzare o a mortificare la bellezza del nostro territorio: le nostre strade. Poiché se paragoniamo la città ad una abitazione, esse ne sono il pavimento, come i prospetti dei palazzi ne sono le pareti. La cura con la quale manuteniamo i nostri parquet, le nostre veneziane, i nostri cotti non è la stessa di quella usata degli amministratori pubblici nei riguardi delle vie cittadine e delle strade extraurbane. Tutto questo produce non solo guasti alla bellezza, ma anche alla salute. Eppure il disegno armonico di ogni amministrazione che si propone, mira al decoro, alla sistemazione, alla cura delle strade, alla tutela del patrimonio, includendo pure la salvaguardia e la tutela dei muretti a secco.
Le segnalazioni questa volta arrivano direttamente da cittadini coinvolti in spiacevoli incidenti sulla ex Sp 35, oggi strada comunale Santa Croce-Punta Secca. Simone M. imbattutosi dal pietrisco dei lavori effettuati da Enel è il quarto giovane a scivolare con lo scooter nelle ultime settimane e ad essere soccorso dai residenti e dai passanti. Per non parlare di un’autovettura che si è capovolta, fortunatamente senza provocare danni alle persone.
Qualcuno evidenzia che i pali della pubblica illuminazione, un po’ esposti verso il ciglio della strada, i numerosi lavori effettuati per la pubblica illuminazione e le tante falle che da mesi non ricevono manutenzione, potrebbero ancora provocare altri spiacevoli incidenti. In poco più di 8 mesi sono stati sostituiti 4 pali dell’illuminazione di cui, l’ultimo, lunedì 11 luglio, rendendo così poco serena e piacevole la fruizione delle strade che ci portano verso il mare. Così come dopo “cadute eccellenti”, incidenti anomali e segnalazioni quotidiane di cittadini infortunati ed esasperati dalle cattive condizioni del manto stradale, sarebbe necessario al più presto avviare le progettualità della precedente amministrazione per riportare la necessaria e dovuta sicurezza.