Stagione amara, il Santa Croce riflette. Lucenti: “Grazie alla società”
Il Santa Croce ha chiuso la stagione più tribolata degli ultimi dieci anni con una vittoria altisonante nel derby contro la Virtus Ispica (10-0). La società biancazzurra ha avuto il merito di non disunirsi nei momenti più deprimenti, portando dignitosamente al temine un campionato deludente. A favorire in modo significativo la buona riuscita degli obiettivi stagionali, sono stati, oltre ai fattori esterni, la buona intelaiatura dell’assetto societario che ha mantenuto l’intera rosa dei giocatori fino all’ultima gara del torneo. Naturalmente al termine di questa annata, in seno alla società, ci saranno da risolvere molti dubbi e si tireranno i primi bilanci della stagione.
I vertici del Cigno con in testa i presidenti Marco Agnello e Giuseppe Micieli dovranno esaminare minuziosamente quali sono stati i fattori tecnici e gli eventuali errori societari che hanno scaturito una così deludente stagione. Nelle prossime settimane saranno saldate le ultime pendenze economiche e si tireranno le somme per preventivare la prossima stagione che inizierà fra due mesi. Saranno, quindi, settimane e mesi di intenso lavoro per i dirigenti che dovranno valutare e interrogarsi se esistono le condizioni per poter affrontare il prossimo massimo campionato regionale di calcio. In primis le condizioni del terreno di gioco dello stadio “Kennedy”, che è diventato pericoloso per gli atleti che lo calcano e poco decoroso per il blasone della città. La società vorrà incontrare la nuova Amministrazione Comunale per capire quali saranno le intenzioni e i progetti sugli interventi previsti nella struttura. Molto del futuro del Santa Croce calcio gira attorno a questo importante punto, insieme al reperimento dei fondi economici.
Di seguito il bilancio di mister Gaetano Lucenti sulla stagione appena conclusa: “E’ stata una stagione particolare. Lo avevo detto a inizio anno che la mia società non era abituata a pescare al di fuori della nostra provincia. Vanno comunque ringraziati tutti i dirigenti, perché hanno sempre cercato di fare il bene della società, il bene della squadra e il bene della città. Sicuramente abbiamo sbagliato delle scelte e delle situazioni che alla fine si sono rivelate molto deficitarie per la squadra. A un certo punto del girone d’andata abbiamo rinnovato tutto l’organico, formando un gruppo, quello attuale, che nonostante tutto si è ben comportato. Ci mancano diversi punti in questo finale di campionato, perché abbiamo raccolto meno di quanto abbiamo seminato, però mi posso ritenere soddisfatto del lavoro svolto da dicembre fino ad ora, con un gruppo di ragazzi di prospettiva e, soprattutto, professionisti nella testa”.
“Aldilà del risultato sportivo che ci ha visto salvare in modo striminzito – continua Lucenti – sono molto contento della reazione che abbiamo avuto nella seconda parte del torneo dopo una partenza disastrosa. Il merito è della mia società che è sempre ottimista anche nei momenti di difficoltà. Da quando sono allenatore di questa squadra non avevamo mai avuto una stagione così, ed è stato molto difficile reggere le fila del gruppo per concludere la stagione. Se oggi ci siamo riusciti con lo stesso gruppo di giocatori è merito della società che ci ha sempre creduto e dato fiducia. Anche i nostri tifosi sono stati encomiabili e soprattutto educati, perché, nei momenti più difficili ci sono stati sempre vicini senza lasciarsi andare a frasi o gesti deprecabili. Il Santa Croce è una società sana e seria che ti permette lavorare con serenità e tranquillità ed è per questo motivo che dico sempre che qui a Santa Croce c’è la possibilità di fare calcio con dei progetti duraturi”.