Bilancio, ok alle variazioni nell’aula deserta: “Evitato lo scioglimento”
L’Amministrazione comunale porta a casa assestamento e variazioni di Bilancio, ma c’è poco da esultare. Nell’aula ridotta ai minimi termini (dopo la sospensione di mercoledì sera), tutti i provvedimenti ‘tecnici’ hanno ottenuto il voto favorevoli di appena tre consiglieri (Santodonato, Candiano e Gravina), mentre il presidente del Consiglio, Piero Mandarà, e l’esponente di Santa Croce Attiva, Giusy Zisa, si sono astenuti (garantendo però il numero legale).
Il capogruppo di Liberi di Scegliere, Luca Agnello, ha invece abbandonato l’aula prima di passare alla votazione. Era stato proprio Agnello ad aver spiegato in preambolo che “rispetto a qualcun altro, che antepone all’amore per il proprio paese quello per se stesso, noi siamo qui per senso di responsabilità. Ci siamo stati fin dall’inizio e continueremo ad esserci per rispetto nei confronti degli elettori. E’ la nostra risposta a chi in questi anni ha preteso stampelle o atti di responsabilità imposta. Non potevamo permettere che il Consiglio comunale venisse abbandonato al suo destino o, addirittura, potesse essere sciolto”. Il rinvio di questi atti avrebbe provocato il commissariamento del civico consesso.
Gli stessi concetti di Agnello sono stati rimarcati dalla consigliera Zisa, che ha aggiunto: “Sarebbe opportuno che a partire da ora qualsiasi provvedimento possa essere discusso e condiviso con l’aula”. Duro l’intervento di Mandarà che, in rappresentanza del suo gruppo, ha comunicato l’astensione su tutti i provvedimenti di un’Amministrazione che “non merita alcun rispetto. Siamo qui per rispetto dei cittadini e dell’ente, che che va messo in sicurezza sotto il profilo contabile. Ma se in futuro non verremo coinvolti nel processo decisionale, il nostro voto verrà meno”.
L’assessore Santodonato, in chiusura, ha sottolineato il senso di responsabilità dei consiglieri d’opposizione, ringraziandoli anche a nome del sindaco (che in aula s’è visto solo dopo la conclusione della seduta). Nella fattispecie, oltre ad assestamento e variazioni di bilancio, è passato il rendiconto di gestione per l’esercizio 2020, il bilancio consolidato, la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche e l’affidamento del servizio di tesoreria per i prossimi tre anni. Tre. Come i consiglieri di una maggioranza che non esiste più nemmeno sulla carta.