Calcio, al Santa Croce manca l’ultima zampata: 2-2 a Siracusa
Il Santa Croce torna con un punto dal confronto contro il Real Siracusa, ma recrimina tanto sulle occasioni mancate per ottenere il bottino pieno. La squadra di Lucenti non ha saputo approfittare del vantaggio di giocare in superiorità numerica e ha rischiato anche di dover subire una sconfitta che sarebbe stata deleteria. Il tecnico biancazzurro incassa questo punto, seppur con molto rammarico, e guarda con ottimismo alla crescita della sua squadra in termini di mentalità e reazione. Il Cigno visto a Siracusa non è ancora al massimo delle proprie capacità, ma per diversi tratti, soprattutto nel finale di partita, ha fatto vedere le grandi potenzialità che possiede.
Agli uomini di Lucenti, invece, ancora manca la gestione dei momenti della gara, perché dopo essere passati in vantaggio, grazie al rigore trasformato da Leone (terza rete in campionato), non sono riusciti ad arginare la reazione dei locali che seppur in inferiorità numerica raggiungevano il pareggio e addirittura raddoppiavano, portandosi in vantaggio. Il Santa Croce aveva la capacità di non disunirsi e due minuti dopo aver subito la seconda rete, conquistava un altro rigore, stavolta trasformato da Kevin Garcia, e sfiorava più volte la rete del vantaggio con alcune ripartenze. Al triplice fischio finale c’era molto rammarico negli occhi dei biancazzurri, ma anche tanta consapevolezza e fiducia nei propri mezzi.
“Oggi vedo il bicchiere mezzo vuoto, per quello che abbiamo prodotto e per come abbiamo preso gol – commentava a fine gara mister Lucenti – Sicuramente il piglio della squadra nel primo tempo è stato quello giusto, avevo detto ai ragazzi di difendere nei quaranta metri e cercare di ripartire negli spazi lasciati dagli avversari e così è stato. Rimane il rammarico per questi goal “strani” che subiamo, perché aldilà di tutto il Real Siracusa era rimasto in dieci uomini e non avevamo mai rischiato nulla. Poi nel secondo tempo, dopo la loro rete del pareggio, abbiamo avuto un attimo di sbandamento e il Real Siracusa ne ha approfittato, passando in vantaggio. La cosa che mi è piaciuta della mia squadra è che non si è disunita, anzi, ha reagito molto bene, credendoci e pressando i locali sulla loro metà campo alla ricerca del pareggio. Ci siamo riusciti grazie ad un rigore, ma resta il rammarico perché nel finale potevamo sfruttare delle occasioni per far nostra la partita. Questa reazione è il sintomo che la mentalità della squadra sta cambiando, ma dobbiamo imparare a gestire i momenti, capire quando c’è da forzare, quando siamo in difficoltà e quando c’è da affrontare certe situazioni. I miglioramenti, naturalmente, verranno con il passare del tempo, lavorando sodo e crescendo come gruppo. Adesso guardiamo alla partita interna contro il Taormina che sarà un confronto difficile. Incontriamo una squadra che sta nei piani alti della classifica, ma il nostro obiettivo sarà sempre quello di fare punti per avvicinarci ai nostri propositi di inizio stagione”.