Pericolo a Torre di Mezzo: “Una donna ha rischiato di annegare”
Domenica scorsa, a Torre di Mezzo, una donna ha rischiato di annegare. La testimone oculare dell’accaduto è Chiara Sallemi, una residente estiva, che ha scritto alla nostra redazione per “riflettere sulla necessità di un bagnino lungo la spiaggia”. Un servizio che fino alla scorsa estate era garantito da uno stabilimento privato, ora chiuso, e che al momento rimane scoperto. “È da poco passato mezzogiorno – scrive la Sallemi nella sua testimonianza -, bagnanti in riva al mare, ma forse solo pochi sanno che questa zona, in presenza di mare non calmo, è particolarmente pericolosa. Di sicuro ne è inconsapevole una signora che vuole fare un bagno appena dopo le onde. Ma le correnti la allontanano e nessuno si accorge di lei, se non due signore che scorgono le mani alzate e la richiesta d’aiuto e avvertono due uomini che dalla spiaggia prontamente partono a soccorrere la donna. Con fatica tutto finisce per il meglio, rimane una grande paura alla donna che fermamente afferma che non tornerà più nella zona. E a me, che ho assistito alla scena, rimangono grossi interrogativi: il diritto alla salute e alla sicurezza in una spiaggia che non è privata, ma che è del comune di Santa Croce Camerina, deve essere in balia del caso ovvero dipendere dalla fortuna che qualcuno avvisti un bagnante in difficoltà?”.
“La zona è pericolosa da sempre – scrive la donna – e sin da piccola ho assistito a episodi di annegamenti: perché non mettere almeno un cartello ? E soprattutto perché non garantire un bagnino almeno nei due mesi estivi di luglio e agosto? Eravamo salvi e incolumi finché c’era un lido (il Piper) che pagava un bagnino? Adesso chiunque arriva è giusto che sia abbandonato all’insicurezza? Sono solo domande, che forse, spero, stimoleranno riflessioni. Intanto ho sentito dentro al mio petto l’urgenza di condividere quanto accaduto perché l’estate sia un momento di spensieratezza sicura e serena, per tutti”.