L’omaggio di S.Croce ai suoi caduti nell’anniversario del 10 luglio
Con una cerimonia sobria e limitata a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza Covid, anche quest’anno l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Santa Croce Camerina, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha voluto ricordare lo sbarco degli americani in Sicilia. Alla presenza del sindaco Giovanni Barone, del presidente del Consiglio comunale Piero Mandarà, del consigliere Luca Agnello, dell’unica nipote in vita del parroco dell’epoca mons. Vincenzo Di Quattro, delle autorità militari cittadine, e delle associazioni combattentistiche è stato osservato un momento di riflessione sul significato e sull’importanza dell’evento.
Così Santa Croce Camerina ha voluto onorare il 78° anniversario dello Sbarco degli Alleati in Sicilia . La cerimonia è stata celebrata presso il fortino di via Roma, dove sono stati letti i nomi dei 14 civili che hanno perso la vita durante “l’Operazione Husky” del 1943 (il nome in codice dato allo sbarco alleato) che liberò sì l’isola dal nazi-fascismo, ma al prezzo di una lunga serie di crimini di guerra. In loro ricordo è stata posta una corona d’alloro, vicino alla lapide con su incisi i nomi, che l’Amministrazione Comunale volle apporre il 10 luglio del 1996. Durante la commemorazione è stata effettuata dapprima la deposizione della bandiera, poi il silenzio fuori ordinanza e infine l’Inno di Mameli cantato da Federica Caggia. Successivamente hanno preso la parola il presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci Gaetano Farina (fautore, assieme ad altri volontari, degli interventi di restauro e pulizia del fortino) e il sindaco Barone che hanno rievocato gli eventi storici dello sbarco degli alleati. E’ stata un’occasione oltre che commemorativa e celebrativa, anche di forte volontà di rinascita e di progressivo ritorno alla normalità.
Fotogallery a cura di Vincenzo Zisa (Il Granchio)