Imu, risparmio per due categorie. Non passa l’emendamento del Pd
Il secondo episodio del Consiglio comunale, ripreso dopo la sospensione di ieri, è foriero di discrete notizie per i possessori di fabbricati rurali e unità immobiliari ad uso produttivo (appartenenti al gruppo catastale B): sono le due categorie per i quali è prevista la riduzione dell’Imu. L’emendamento dei consiglieri Galuppi e Mandarà – che determinerà un minor gettito fra 30 e 40 mila euro – è stato approvato con 7 voti favorevoli e i 2 contrari di Cappello e Zisa, dopo aver incassato il parere favorevole del ragioniere generale, Bruno Busacca. Che aveva espresso il medesimo parere (“strettamente tecnico”) per un altro emendamento, presentato dal Partito Democratico, che prevedeva l’abolizione dell’Imu sui terreni agricoli e la riduzione dell’aliquote (dal 10,6 al 10 per mille) sulle seconde case. “Questo – ha segnalato Busacca – determinerebbe però un minor gettito fra 200 e 250 mila euro, con ripercussioni sulla gestione del Bilancio”. La proposta è stata bocciata.
Il ragioniere capo, inoltre, ha contestato l’uso dell’aggettivo “misterioso” da parte di Cappello in riferimento all’ipotesi di dissesto che, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, aveva portato alla revoca di una delibera precedentemente approvata dall’aula: “Non c’è nulla di misterioso. La prospettiva del dissesto era reale”, ha ribadito Busacca. Le aliquote relative all’Imu, secondo quanto previsto dalla delibera di giunta originaria, rimangono immutate per tutte le categorie, ad eccezione dei terreni agricoli: si passa dal 4 al 2 per mille. Il punto 7), nella sua totalità, ha incassato 6 voti favorevoli e un solo contrario, con l’astensione di Zisa e Agnello.
Ok dell’aula anche alla conferma delle aliquote Irpef. Mentre il punto 9), relativo all’assegnazione di aree per il commercio su suolo pubblico, è stato ritirato dall’Amministrazione comunale in attesa che venga redatto un regolamento che garantisca maggiore trasparenza nelle assegnazioni. Ok unanime alla cittadinanza onoraria per il Milite Ignote. Mentre, rispondendo a un’interrogazione di Zisa e Cappello, il sindaco Barone ha chiarito che per la gestione del parco archeologico di Kaukana c’è un impegno verbale con il direttore del Polo museale di Kamarina e Cava d’Ispica per la reazione di un protocollo d’intesa. Nessuna convenzione, invece, con la Soprintendenza, come descritto in una recente nota del primo cittadino: “E’ stato un errore di comunicazione”.