Salvatore Mandarà è il presidente del nuovo direttivo dell’Avis
Salvatore Mandarà torna presidente dell’Avis di Santa Croce Camerina. Aveva ricoperto questo ruolo dal 2001 al 2008. Voluto soprattutto dai giovani come guida d’esperienza, gli stessi hanno scelto di lavorare in un percorso orientato verso l’aggregazione tra le nuove generazioni e la crescita associativa. Rosario Venturelli (segretario), Stella Barrera (coordinatrice giovani), Miriam Carratello (comunicazione) e Benedetta Arestia (Area scuola) sono il punto di forza, assieme a Giuseppe Stamilla, timone dell’attivismo associativo. Confermato Fabio Emmolo vice presidente, con Daniele Occhipinti che continuerà come operatore locale di progetto ad occuparsi del servizio civile con la volontaria Federica di Noto. I rapporti con lo sportello associazioni sportive vanno a Giuseppe Venezia, insegnante di educazione fisica e da sempre dedito alle attività sportive a Santa Croce. Antonio Micieli sarà impegnato nel terzo settore, mentre Patrizia Vingelli andrà a curare i rapporti istituzionali locali. Confermato l’instancabile Guglielmo Pagano e i revisori dei conti con Valeria Dipasquale, Giuseppe Mainenti e Giuseppe Migliaccio.
“Io ci metterò tutto il mio impegno – dice Salvatore Mandarà – e la mia esperienza affinché, con l’esecutivo e il direttivo, si possano raggiungere nuovi e importanti obiettivi tra cui quello di incrementare i giovani donatori. Riuscire in questo, significa essere entrati nel cuore dei ragazzi, dei nostri figli, far comprendere loro l’importanza della donazione del sangue, quel nobile gesto di altruismo e solidarietà”.
“Ci auguriamo che al più presto, finita l’emergenza covid, di poter tornare a collaborare con tutte le realtà Associative presenti sul nostro territorio – si legge in una nota del direttivo – che negli anni è stato per noi, Avis santacrocese, uno stimolo, ma anche fonte di riconoscimento e gratitudine verso la nostra Associazione. Con grande passione ed impegno proseguiremo a ricambiare queste dimostrazioni di apprezzamento e partecipazione nel primario interesse della salute, ma anche della solidarietà sociale”.