Mandarà: “Nessuno vuole il dissesto. Dal sindaco frasi irresponsabili”
“Nessuno dei consiglieri vuole portare il Comune di Santa Croce verso il dissesto. Il sindaco, anche stavolta, fornisce alla città un’informazione non corrispondente al vero, omettendo le varie tappe che, giovedì sera, hanno portato all’approvazione di due delibere che riducono le aliquote Imu e Irpef”. Lo spiega, in una nota, il presidente del Consiglio comunale, Piero Mandarà. “Solo qualcuno in malafede potrebbe ipotizzare che un consigliere, eletto democraticamente dai cittadini, possa remare contro l’istituzione che rappresenta. Il sindaco Barone, piuttosto, avrebbe fatto meglio a specificare che si è arrivati alla votazione di quelle delibere (e dei restanti punti all’ordine del giorno, già bocciati più volte) senza un preventivo confronto coi consiglieri comunali, che vengono puntualmente esclusi dalle decisioni adottate in giunta e negli uffici e che, solo in un secondo tempo, si vorrebbe utilizzare come semplici ‘ratificatori’ di provvedimenti altrui. Solo venerdì sera, ventiquattr’ore dopo la votazione, il ragioniere capo del Comune, dott. Bruno Busacca, ha certificato al sottoscritto, documenti alla mano, che la riduzione delle aliquote – così come deliberato dai consiglieri – avrebbero provocato un ammanco da un milione di euro nelle casse comunali, paventando così il rischio del dissesto. Ma nessuno, alla vigilia, ne era al corrente”.
“Al netto della volontà di continuare ad amministrare senza avere i numeri – su cui non entro – ma proprio in considerazione di questa evenienza, invito il sindaco a non disperdere energie in accuse irresponsabili e fuorvianti. E, piuttosto, ritrovare il senso di collaborazione fra istituzioni con cui i fatti dell’altra sera si sarebbero potuti evitare. Per dimostrare ai cittadini che qui si agisce nell’interesse del paese – e non alimentando lo scontro fra maggioranza e opposizione – mi sono già impegnato a convocare nei primi giorni della prossima settimana una conferenza dei capigruppo per informare e rendere partecipi i consiglieri dei riscontri del ragioniere capo e procedere di conseguenza. Non abbiamo alcuna voglia di dichiarare il dissesto economico-finanziario dell’Ente, né di ascoltare altre bugie da parte di chi lo rappresenta”.