C’è una sanità oltre il Covid: a Ragusa un anno di Breast Unit
Conferenza stampa all’Asp di Ragusa per ricordare un anno dall’inizio dell’attività della Breast Unit: 26 febbraio 2020. Una nuova realtà che si è sviluppata secondo quanto previsto dal PDTA Regionale ovvero il “Percorso Diagnostico Terapeutico per la paziente affetta da tumore al seno. Presenti il direttore generale, Angelo Aliquò; la responsabile Unità Operativa di Senologia, Francesca Catalano; il direttore sanitario degli ospedali riuniti di Ragusa, Giuseppe Cappello; il direttore dell’UOC Oncologia medica; il coordinatore della Breast Unit, Giuseppe La Perna e per l’UOC Chirurgia, Marco Ambrogio.
Presente anche una paziente, Antonia, che, si è affidata, alle cure dell’equipe della nuova struttura.
«Avete fatto bene – ha aperto così i lavori della conferenza stampa il direttore generale – in questo anno avete dimostrato che dalla collaborazione con l’equipe del Cannizzaro, guidata dalla dott.ssa Francesca Catalano, si sta creando nella nostra Azienda una realtà di assistenza sanitaria che ha dato risultati davvero molto positivi. Abbiamo il compito di migliorare di più le nostre prestazioni dimostrandoci affidabili. So che non è stato facile ma ci siamo riusciti non solo in questo ambito ma anche in altre realtà mi riferisco alla chirurgia, nefrologia, oncologia solo per citarne alcune. Devo dare atto che la volontà dell’assessore regionale di intraprendere il percorso per la realizzazione delle necessarie Unità Senologiche in Sicilia sta dando i suoi frutti e noi siamo lieti di avere partecipato.»
“Nonostante la pandemia, l’anno scorso a febbraio è iniziato un percorso che è riuscito a fare partire la Breast Unit, grazie al coordinamento del dott. Giuseppe La Perna. All’inizio la presenza della nostra equipe è stata vista quasi come un’ingerenza, ma sono bastati pochi incontri e la nostra presenza è diventata una risorsa coniugandosi con un percorso virtuoso e avvalendosi delle grandi potenzialità che questa Azienda riesce ad esprimere a tutto campo» un breve passaggio dell’intervento della dott.ssa Catalano.
In seguito all’adozione del PDTA – e in seguito al Decreto Assessoriale n. 49 del 30 gennaio 2020 -, che istituisce la rete delle Breast Unit in Sicilia, l’ASP di Ragusa ha istituito la Breast Unit Aziendale. Un percorso di tipo multidisciplinare in cui i professionisti delle diverse discipline per la cura del tumore mammario, sono coinvolti settimanalmente in un tavolo tecnico definito “GOM” – Gruppo Oncologico Multidisciplinare per la mammella. Volano di tutta l’attività della Breast Unit è rappresentato dalla convenzione che l’ASP ha stipulato con l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania per quanto riguarda l’attività chirurgica e ricostruttiva. L’equipe della Unita Operativa di Senologia, diretta della d.ssa Francesca Catalano, che, in prima persona e con i suoi collaboratori, interviene direttamente all’attività organizzativa del GOM e all’attività chirurgica nella divisione di Chirurgia dell’ospedale “Giovanni Paolo II”, diretta dal dott. Gianluca Di Mauro – affiancando l’attività svolta dai chirurghi della suddetta Unità Operativa.
La convenzione siglata con la senologia dell’ospedale Cannizzaro di Catania rappresenta un fiore all’occhiello per l’attività della Breast Unit, fornendo oltre che il supporto tecnico all’attività della stessa anche una immagine più attrattiva sulla popolazione del territorio dell’ASP. Una finalità di tipo “formativo” rivolta al personale dell’ASP rappresenta l’ulteriore aspetto saliente di tale collaborazione. Questo percorso ha quindi prodotto una significativa inversione della tendenza a utilizzare strutture extra provinciali da parte delle pazienti affette da patologia neoplastica della mammella, riconvertendo tale necessità sulle strutture della nostra ASP, che sono ormai in grado di offrire un percorso assistenziale completo e di alto profilo.
I numeri di questo primo anno di attività sono: 22 sedute del GOM; 115 pazienti trattate per la prima volta, di cui 80 con intervento chirurgico e 35 sottoposte a chemioterapia preventiva per poi essere trattate chirurgicamente in un secondo tempo. «L’attività svolta – dichiara il dott. Giuseppe La Perna – coordinatore della Breast unit – ha mostrato un elevato indice di gradimento delle pazienti che ovviamente preferiscono un’offerta terapeutica adeguata nelle e strutture della propria Azienda Sanitaria.»