Barone: “Pd senza vergogna. Inutile la loro presenza in Consiglio”
“Neanche a Natale si ferma la macchina dell’odio e del livore rancoroso verso il Sindaco. È passata qualche settimana in cui ci eravamo illusi che il Pd santacrocese, avesse cambiato passo, che stesse finalmente prendendo la strada del corretto confronto politico e del garbo nei rapporti istituzionali; macché niente di tutto questo… ritornano le barzellette, ritornano i fumetti, le vignette e i cartoni animati”. Così il sindaco di Santa Croce Camerina, Giovanni Barone, replica agli attacchi di Pd e Articolo Uno all’indomani della seduta del Consiglio comunale che, secondo i due partiti del centrosinistra, avrebbe inflitto al primo cittadino “l’ennesima sconfitta, ma forse sarebbe meglio parlare di mazzata”.
“Il classico e solito modo di fare politica di tre canuti signori, veterani di trentennale politica nostrana, con l’aggravante che stavolta siamo a Natale e dovrebbero essere più buoni – spiega Barone in un comunicato – e soprattutto intervengono, a gamba tesa nei contenuti e offensivi nella forma, su un argomento su cui ci aspettavamo o il pudore del silenzio o quanto meno più serietà nella esposizione delle loro posizioni. Non riesco ad immaginare quanta dose di faccia tosta ci voglia per intervenire sulla questione Marchio primizie di Montalbano, con cotanta spudorata arroganza”.
“Questi signori – rilancia il sindaco – dovrebbero smettere di fare disegnini e battute, che in periodo di crisi socioeconomica non fanno ridere più nessuno e, invece ci spiegassero, come hanno preso in giro con la questione Marchio l’intera categoria dei produttori agricoli per anni; ci spiegassero come hanno speso più di 100 mila euro dei Santacrocesi per ottenere niente; ci spiegassero con quale coraggio si ripresentano ai Santacrocesi dicendo ancora che “l’idea su cui si basa tale marchio è giusta” e soprattutto ci spiegassero se dobbiamo mettere una pietra sopra sulla vicenda o se collaboreranno con serietà a rilanciare il marchio. In realtà non lo possono spiegare, si darebbero la classica zappa sui piedi. Quindi non gli rimane che la solita spocchia la risatina nervosa che nasconde però il grande imbarazzo di coloro che hanno fallito ogni politica di rilancio della agricoltura di qualità nel nostro Comune”.
“In consiglio comunale – ripercorre le vicende Barone – ho esposto la ricetta dell’Amministrazione Comunale, basata su una perizia tecnica, per salvare il salvabile del marchio. Ho più volte ribadito che il rilancio del marchio o quanto meno il tentativo, deve essere merito di tutti al di sopra degli schieramenti, un vero lavoro di squadra di tutte le componenti consiliari. Purtroppo il Pd non ha ascoltato e non ha neppure capito che il punto è stato ritirato su garbata e motivata richiesta, per dare la possibilità ai consiglieri di approfondire la questione, pur trattandosi di una semplice norma transitoria che avrebbe intanto rilanciato il brand nel territorio. Ancora una volta hanno perso l’occasione per dare un senso alla loro presenza in consiglio comunale, anche se un senso non ce l’ha. Tra l’altro ho puntualizzato nei miei interventi in assise che il Sindaco non si è permesso di presentare la modifica di una sola virgola dei 19 articoli senza prima ascoltare il Consiglio”.
“I consiglieri – conclude il sindaco – riceveranno presto copia della relazione tecnica di consulenza, perché presto sarà chiamato a dire almeno due cose: lasciamo tutto com’è; o modifichiamo il regolamento del marchio. L’amministrazione farà la sua proposta e dal 4 gennaio è pronta al confronto con i gruppi consiliari. Intanto gli amici del Pd amanti del fumetto, potrebbero dare un’occhiata al Manuale delle Giovani Marmotte. Lì potrebbero trovare utili spunti per venir fuori dall’imbarazzo (con tutto il rispetto per Qui Quo Qua). Avrei voluto chiudere il 2020 in maniera diversa. L’occasione sia comunque gradita per augurare a tutti i miei concittadini un sereno anno nuovo”.