S.Croce, il bilancio si aggrava: 37 positivi. Vietato sostare in piazza
Nel comune di Santa Croce i numeri del contagio sono in rapida ascesa: secondo gli ultimi dati dell’Asp di Ragusa, comunicati su Facebook dal sindaco Giovanni Barone, sono 37 i soggetti positivi al Covid-19, 73 quelli in isolamento domiciliare. Negli ultimi giorni un focolaio è esploso presso la casa di cura “Ti Amo”: contagiati operatori e anziani. La situazione è molto delicata, per questo il primo cittadino ha firmato un’ordinanza che vieta “in tutti gli spazi pubblici del territorio comunale, ogni forma di stazionamento di persone che possa dar luogo ad assembramenti e tale comunque da non consentire il rispetto delle distanze di sicurezza interpersonale”. In particolare, il divieto “deve intendersi operativo nelle seguenti zone del territorio comunale. Piazza Vittorio Emanuele 8, via Rinzivillo, Caucana, Ugo La Malfa, Capitano Cannizzaro, Abramno Lincoln, largo Fontana, Fonte Paradiso, pizza Quasimodo, piazza Unità d’Italia, piazza degli Studi, piazza Mandarà, piazzale della Solidarietà, piazza E. De Filippo e piazza della Concordia (a P.Secca)”.
L’ordinanza spiega che è comunque “fatta salva la possibilità di attraversare le suddette vie e piazze al solo fine di consentire l’accesso e il deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti nonché alle abitazioni private”. Le violazioni alla presente ordinanza sono punite ai sensi di legge con una sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro. L’ordinanza scatta oggi e resta in vigore fino al prossimo 3 dicembre.
Nel frattempo, il deputato regionale del Pd, Nello Dipasquale, ha chiesto al presidente della Regione di istituire la “zona rossa” in tutta la provincia di Ragusa: “Presidente Musumeci – esordisce la lettera – la situazione in cui versa la provincia di Ragusa in merito alla diffusione del virus Covid-19 è giorno dopo giorno sempre più grave, ed è ormai sotto gli occhi di tutti che già la percentuale di contagi in questo lembo di Sicilia è la peggiore dell’intero territorio regionale in rapporto alla popolazione. Presto non ci saranno più posti letto a disposizione per i ricoveri delle persone afflitte in modo più grave da questo terribile virus e, conseguentemente, il sistema sanitario ibleo collasserà dato che si sarà costretti a smantellare altre unità operative per far spazio ai reparti dedicati al Coronavirus. Stando così le cose, il territorio ragusano avrà bisogno di maggiore sforzo per riprendersi ed è preferibile imporre uno stop adesso, mentre il sistema seppur faticosamente ancora regge, piuttosto che attendere il suo crollo totale. Per questo motivo Le chiedo di intervenire tempestivamente valutando la possibilità di dichiarare l’intera provincia di Ragusa zona rossa. Mi rendo conto che si tratta di una decisione difficile e impopolare, che difficilmente sarà accettata dagli operatori del nostro tessuto economico, ma credo che sia l’unica scelta possibile in questo grave momento. Parallelamente, chiedo di prevedere per le partite IVA di tutte le zone rosse dell’Isola interventi economici aggiuntivi ai ristori già previsti dal Governo Nazionale. Le chiedo, dunque, di riflettere rapidamente su queste ipotesi, prima che sia troppo tardi”.