Bagnanti riconoscono l’autore di un furto, intervento dei carabinieri
I carabinieri di Santa Croce Camerina sono intervenuti ieri mattina nella spiaggia di Punta Secca, zona Palmento. Sembrava una tranquilla domenica di fine estate, in cui l’unica preoccupazione era assicurarsi di mantenere la distanze per prevenire il contagio da Coronavirus. Così non è stato. Alcuni bagnanti, infatti, hanno riconosciuto un individuo che stava sull’arenile come il responsabile del furto di una borsa avvenuto una settimana prima. Immediato l’intervento dei carabinieri della locale caserma di Santa Croce Camerina, che hanno prelevato l’individuo di nazionalità magrebina per i dovuti accertamenti.
COMUNICATO STAMPA DIFFUSO DAI CARABINIERI
Nella serata di ieri, domenica 6 settembre, i Carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina, coadiuvati da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ragusa, hanno tratto in arresto in flagranza di reato B.M.T. , 27 anni, tunisino, già colpito da provvedimento di espulsione ed illegalmente rientrato nel territorio dello Stato.
Una pattuglia della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina, allertata da un bagnante, la cui iniziativa è stata preziosa e decisiva, tempestivamente si recava in località Caucana, constatando il tentativo di furto di uno zaino ai danni di persona minore d’età, restituendolo alla vittima, unitamente a tutti gli effetti personali custoditi all’interno. L’evento si inserisce in una catena di episodi di analogo tenore, che, nelle ultime settimane, hanno turbato i bagnanti per le modalità insidiose con cui gli effetti personali vengono fatti oggetto di furto, profittando della distrazione degli stessi. L’attenzione alta dell’Arma territoriale sul fenomeno ha contribuito ad intervenire con tempestività, evitando che il soggetto resosi responsabile del delitto si dileguasse, anche grazie alla fruttuosa collaborazione del cittadino che ha richiesto l’intervento. Ulteriori accertamenti permettevano di identificare quest’ultimo come persona presente clandestinamente in Italia, rientrato nel territorio dello Stato, nonostante fosse stato espulso circa un anno prima. Quindi veniva tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Caltagirone, a disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Ragusa.
Resta massima l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri, già caratterizzata da numerose perlustrazioni nelle aree balneari, che hanno permesso, in precedenza, il recupero di refurtiva, volte a tutelare la tranquillità dei bagnanti sulla apprezzatissima costa ragusana.