La mascherina anche in spiaggia? La Regione: “Solo in posti affollati”
“L’uso della mascherina, oltre che un dispositivo di protezione personale, è un segno di rispetto per le persone che ci circondano. Portarla sempre con sé, anche nei luoghi all’aperto, e indossarla quando non si può garantire una distanza interpersonale idonea a proteggere dal rischio del contagio, è un obbligo”. Lo precisa l’assessorato regionale alla Salute in merito all’utilizzo in esterna della mascherina previsto dall’ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione.
In particolare, viene sottolineato che l’impiego della mascherina è previsto nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico: ad esempio nei mercati, strade affollate o in qualsiasi spazio in cui – così come si legge anche all’art. 3 Dpcm del 17 maggio – “non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza” interpersonale. A titolo esemplificativo, va quindi specificato, che qualora un cittadino si trovasse per strada da solo o comunque ben distanziato da altri soggetti, l’uso del dispositivo di protezione non è obbligatorio, ma resta l’obbligo di averlo sempre con sé. Questa fattispecie vale anche per chi si reca in spiaggia: bisogna avere la mascherina, ma non è necessario indossarla se vi trovate ad almeno un metro dal vostro vicino d’ombrellone.
Come è noto l’ordinanza rileva inoltre che “per coloro che svolgono attività motoria non è obbligatorio l’uso di mascherina o copertura durante l’attività fisica stessa, mantenendo il distanziamento di metri due, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività medesima”: ovviamente qualora si rendesse necessario. Va infine ricordato che l’utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei sei anni e per le persone con forme di disabilità che ne rendano incompatibile l’uso. Sul tema, stamane, era intervenuto anche il presidente della Regione, Nello Musumeci: “Per ora non abbiamo posto alcuna sanzione per chi gira senza mascherina – ha detto Musumeci alla trasmissione Omnibus su La7 -, ma ho visto tante persone che girano senza e non escludo nei prossimi giorni di prevedere sanzioni”.
Sulle spiagge tra l’altro, Musumeci ha detto che la Regione sta prendendo tempo: “Abbiamo preso tempo per l’apertura degli stabilimenti balneari e nei prossimi giorni incontrerò i gestori, perché ancora non sono chiare le linee guida. Il problema – ha aggiunto questa mattina a Omnibus – è quello delle distanze, noi siamo per i tre metri e mezzo di distanza tra gli ombrelloni. Le spiagge libere le demanderemo alle competenze dei comuni e sono loro che dovranno dirci se hanno i vigili urbani per controllarle. Nelle linee generali alcune competenze le affidiamo ai sindaci perché solo loro possono dirci se hanno il personale necessario”. E se non ce l’hanno, che succede? I nostri pochi vigili saranno in grado di controllare otto chilometri di costa?