Due modelli di autocertificazione: è scattata in Sicilia la fase due
Non vi preoccupate, varranno entrambi. Ma in queste ore, come se non bastasse l’incertezza di alcune espressioni (da “congiunti” ad “affetti stabili”, passando per “attività sportiva” e “attività ludica”), la Regione siciliana, che ha ottenuto qualche libertà in più rispetto alle altre, ha deciso di affiancare all’autocertificazione standard del Ministero dell’Interno, un proprio modulo. Più dettagliato, più specifico (SCARICA QUI). Con la possibilità di indicare se vai a fare sport o e ti stai recando presso la “seconda casa” per un trasferimento stagionale (è consentito soltanto in Sicilia, purché sia definitivo e tranne nei festivi). Una nota di ieri della presidenza ha inoltre chiarito che l’attività sportiva – da cui sono tassativamente esclusi tutti gli sport di squadra – “deve essere svolta esclusivamente in forma individuale e non ammette – né prevede – alcun contatto fisico”.
Così si potranno nuovamente praticare, ad esempio, tutte le discipline su due ruote, ma anche tennis, padel, tennis tavolo o pattinaggio, windsurf, surf, etc. Via libera anche alla “pesca subacquea, apnea, diving e nuoto in acque libere, purché esercitati nel sito più vicino alla propria abitazione”. Come previsto dall’ordinanza del presidente della Regione sì anche a canoa, canottaggio e vela, equitazione, golf e ovviamente atletica, ma anche alla pesca sportiva: tutte discipline che si possono praticare “purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio”.
Nel frattempo, l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha provato a chiarire la situazione del fuorisede, lasciando tuttavia qualche interrogativo: “L’ingresso in Sicilia è normato da un decreto del ministro dei Trasporti, di concerto con il ministro della Salute, che disciplina le modalità con cui si rientra nel territorio siciliano – ha detto Razza -. Si tratta di un provvedimento, giudicato da tutti essenziale nella fase della diffusione del contagio, che ha raccolto la richiesta di limitare l’accesso all’Isola che il presidente Musumeci avanzava già dalla fine del mese di febbraio”. “Il tema del ricongiungimento familiare per stato di necessità – prosegue l’assessore – è già previsto in quel provvedimento e non necessita di alcuna autorizzazione nuova. Tuttavia, nelle prossime ore, valuteremo provvedimenti finalizzati a favorire il rientro dei fuorisede, che già oggi possono fare accesso nell’Isola, per come previsto dalla disciplina del ricongiungimento familiare”.