Agnello: “Verifica dei buoni spesa, ma solo alla fine”. La replica: sbaglia
“Abbiamo presentato diverse proposte, alcune recepite altre no, a questa Amministrazione. Se non le abbiamo pubblicizzate è perché riteniamo disgustoso guadagnare consensi sulle disgrazie delle persone”. Il consigliere Luca Agnello, capogruppo di Liberi di Scegliere, interviene nel dibattito politico per parlare di buoni spesa e annuncia di aver presentato un’interrogazione al sindaco (CLICCA QUI PER IL VIDEO) per “avere una relazione dettagliata sulla gestione ed erogazione dei voucher, sulla tutela della privacy delle persone e per capire se ci siano state ingerenze della politica”. La posizione di Agnello, però, è distante da quella dei quattro consiglieri di “Ripartiamo Insieme”, che hanno chiesto l’immediata consegna degli elenchi per svolgere l’attività ispettiva. “Questo, ovviamente, alla conclusione di tutto il servizio – dichiara Agnello – per due motivi: intasare di lavoro gli uffici che stanno operando con lo smart working rallenterebbe i tempi di istruttoria delle pratiche; e poi perché la gestione di grandi somme di denaro potrebbe essere un’occasione imperdibile per coltivarsi il terreno per la prossima campagna elettorale. Rischiamo di alimentare il sospetto che i nominativi non servano per un controllo ispettivo, ma per poter contattare privatamente i bisognosi e fargli avere il voucher. Noi preferiamo evitare di stimolare anche solo questo becero sospetto”.
I consiglieri Mandarà, Galuppi, Giavatto e Cappello, però, rimarcano il concetto già espresso da settimane: “Finalmente il consigliere Agnello si è iscritto al dibattito politico di questi ultimi giorni dopo averlo tralasciato per mesi. Fermo restando che la politica “come servizio” non va in pensione con l’emergenza, ma dovrebbe aumentare il flusso, e comprendendo le difficoltà della sua posizione da equilibrista, ci spiace constatare che Agnello ha subito preso una cantonata. Per raccomandare gli “amici” e fargli ottenere i buoni spesa, non è necessario richiedere gli elenchi, bensì frequentare gli uffici giusti – dichiarano i quattro consiglieri, passati da qualche mese all’opposizione -. È proprio per questa ragione che abbiamo chiesto adesso, e non dopo, un atto di trasparenza all’amministrazione comunale. Perché adesso, e non dopo, è necessario garantire la correttezza di ogni singola pratica ed evitare qualsiasi condotta di clientelismo politico che non può consumarsi sulla pelle di chi soffre davvero. Adesso, non dopo”, rimarca la nota.
Qualche giorno fa il sindaco Giovanni Barone ha spiegato che lunedì consegnerà gli elenchi, ma proteggendo i dati sensibili dei beneficiari. Senza nomi e cognomi, però, risulterà assai arduo risalire ai “furbetti” che potrebbero essersi appropriati in maniera illegittima dei voucher, ma anche ad eventuali responsabilità collegate alla somministrazione dei buoni spesa.