Ragusa, la prima vittima del Covid è un 70enne residente a Marina
La prima vittima del Coronavirus nella provincia iblea è un 70enne residente a Marina di Ragusa, che da qualche giorno era ricoverato all’ospedale “Maggiore” di Modica. L’uomo, come riportato da Ragusah24, pare provenisse dal Nord Italia. Un altro anziano di Marina, nel frattempo, è stato ricoverato nella stessa struttura, convertita in Covid Hospital a causa dell’emergenza, ma non è chiaro se abbia avuto o meno contatti con la vittima odierna.
La conferma dell’Asp di Ragusa
Spiace comunicare la morte di un paziente di 71 anni di Ragusa, ricoverato da alcuni giorni in malattie infettive e da ieri trasferito in terapie intensiva a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni.Al momento quindi i ricoverati sono 8 compreso uno in terapia intensiva, le cui condizioni sono stabili se pur gravi.
Sono risultati negativi i tamponi di due persone decedute presso una casa di riposo del territorio. In ordine alle notizie allarmistiche diffuse da una paziente ricoverata, e ribaltate sui social e su vari blog, la direzione di presidio a seguito di un paziente “sospetto CoViD19” risultato negativo ai primi test, e poi risultato invece positivo e trasferito a Modica, ha applicato tutte le procedure codificate nei protocolli, considerato che questi casi sono ovviamente previsti. Il personale che ha avuto contatto con il paziente è stato sottoposto a tampone e temporaneamente posto a riposo in attesa dell’esito. I primi due tamponi esitati su medici dell’Ospedale di Ragusa che hanno gestito il paziente sono risultati negativi.
Aumenta a 4 il numero delle persone precedentemente positive che si sono negativizzate. Da lunedì, secondo le indicazioni dell’Assessore Regionale della Salute, informato costantemente della situazione della Provincia, avranno inizio i prelievi dei tamponi alle persone in isolamento che singolarmente saranno chiamate e con la loro auto se disponibili potranno recarsi a Ragusa per effettuare il tampone senza scendere dall’auto. Questo consentirà di velocizzare le procedure, effettuare più tamponi e dedicare il personale per le visite a domicilio per le persone più fragili e non autonome.Raccomandiamo, in previsione di un aumento dei casi in tutta la Regione e anche nella provincia di Ragusa, di rispettare rigidamente le regole dell’isolamento.