“Microfono Aperto” al ‘Buffo’ di Casuzze: leggi la sintesi e guarda il video della prima puntata
Prima interessante puntata di “Microfono aperto”, la trasmissione estiva di Santa Croce Web che vi segue anche in vacanza. Per l’occasione siamo stati a Casuzze, ospiti del Bar-Ristorante “Al Buffo” dei fratelli Dimartino, che ci hanno accolti nella loro ampia veranda all’aperto. La parola è stata lasciata ai residenti, sia estivi che stabili, di questo grazioso borgo marinaro di Santa Croce Camerina, per discutere con Salvo Dimartino delle problematiche oggettive emergenti da tempo e mai arginate. A parlare per prima la dottoressa Eleonora Ferrera, “casuzzara”, come si è orgogliosamente definita: “Io vivo qui a Casuzze dal ’62, quando i tempi erano migliori. Ci vivo perché amo Casuzze, questo è un mondo che si presta molto per le famiglie, senza stravolgere le sue caratteristiche. Vengo qui anche d’inverno e vedo che è abbandonata. Le spiagge sono sempre sporche. Quando telefonavo all’Amministrazione mi dicevano che non avevano riserve. Il problema delle spiagge non va risolto a luglio o ad agosto”. Da lì la dottoressa ha continuato il suo racconto in cui ha evidenziato come le alghe siano considerate fauna mediterranea e non possano essere toccate, che per togliere le pietre sulla spiaggia ci voglia un permesso del demanio. “Perché da Punta di Mola in su non ci sono alghe?” ha chiesto la Ferrera.
A gran voce ha proseguito Filippo Frasca, presidente del comitato dei residenti di Casuzze nonché ‘residente’, come ha sottolineato. “Chi ha fatto la scelta di vivere a Casuzze lo ha fatto per vivere meglio. I servizi non ci sono, la viabilità è pericolosissima, specialmente d’inverno. Le notti si brucia chissà cosa, plastica e altri rifiuti che ci intossicano. Abbiamo portato alcune soluzioni all’Amministrazione, ma non ci ascoltano. Alla prima alluvione si otturano le fogne. Non hanno il tempo di pulire le canalette di scolo” ha rincarato la dose Frasca. Anche l’avvocato Giovanna Nicolini, da anni abitudinaria della costa da Casuzze a Punta Braccetto, non si è sottratta ad alcune constatazioni: “Ho visto un’involuzione del territorio. Il comune di Santa Croce ha un tesoretto grazie al patrimonio immobiliare che si è costruito negli anni”. Questo a specificare che chi ha investito su questo territorio si aspetta che i dirigenti pubblici non parlino solo durante le campagne elettorali, ma ci mettano la faccia nell’assecondare le richieste degli abitanti che sono del tutto legittime.
“Nel 1950 io c’ero – ha aggiunto il professor Giorgio Cappello – quando le casette erano illuminate con i lumi a petrolio e si suonava l’organetto per le strade. Qui come strutture non abbiamo niente, facciamo passare i turisti e assorbiamo il fumo delle macchine. Passano da qui i turisti che se ne vanno a Marina di Ragusa nei locali, ci lasciano il fumo dei tubi di scappamento, ci lasciano i pericoli, ci lasciano gli ingorghi”. La preoccupazione del prof. Cappello è quella di veder morire tutto quello che è rimasto, se le richieste di aiuto verranno disattese, se chi può si volta dall’altra parte sordo alle sollecitazioni. “Le problematiche ce le portiamo dietro, sono consolidate – ha convenuto il dottor Giovanni Barone, presidente del Consiglio Comunale della precedente amministrazione – . Quando facciamo le domande agli amministratori fanno scena muta o se rispondono eludono il vero senso della domanda. La gente vuole delle proposte, delle soluzioni. Noi, nel programma elettorale (Movimento politico “Noi ci crediamo – Giovanni Barone Sindaco”) avevamo pensato ad un piano spiagge che prevedeva un lungomare fatto in struttura leggera, senza cemento, una spiaggia per gli animali d’affezione, parcheggi”. Non sono mancati gli interventi della gente comune, esasperata dalle problematiche e dall’abbandono, che ribadiva come Casuzze sia delegata ad un ruolo di serie B rispetto a Punta Secca, e di un giovane studente di giurisprudenza fuori sede, Michael Massari, che sottolineava come lui si senta di farsi ambasciatore della sicilianità a Parma, dove studia, ma vive una realtà non troppo edificante da mostrare a chi viene come turista. Questo e molto altro ancora nel video della nostra puntata.
Antonella Galuppi
Clicca sotto per vedere il video completo della puntata
[youtube]xhEc7th3O40[/youtube]
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2 Comments
.Appare chiaro che l’opposizione vuol solo mettere in luce le inefficienze dell’attuale amministrazione (dimenticando le proprie) ma non vuol far molto per superare le problematiche e costruire.
Il sindaco ha una pagina su Facebook: “Dialogando con Franca Iurato” ; mi risulta personalmente che la legge e risponde
Nel corso della puntata è stato più volte detto che avreste avuto piacere che Il Sindaco sapesse quanto è stato detto, basta postare sulla suddetta pagina il link http://youtu.be/xhEc7th3O40
Cordialmente
Mabiem
Ancora ti trovo in giro a prendere caffè amari caro dott. Barone, va bene allora repetita iuvant…
“Il futuro è di chi lo sa immaginare” questa è una frase di Enrico Mattei, quello vero che utilizzo qui impropriamente per cercare di salvare Barone dal ridicolo inseguimento di ciò che ormai è passato e non si ripresenterà mai più. La poltrona di Sindaco.
Legittima anzi, sacrosanta l’attenzione del cittadino nei confronti di quello che andrebbe migliorato se non attivato ex novo e lodevoli i suggerimenti se arrivassero gratuiti e non per fare proclami da opposizione come questi.
L’opposizione spetta a chiunque non condivide e nel caso di Barone, oppositore, ci può stare ma è incredibile vedere come si arrovella e continua incrollabilmente a puntare il dito su ogni questione…incredibile spirito civico?(aumentato a dismisura negli ultimi anni o mesi) o vana speranza di creare problemi all’amministrazione per rovesciarla?. La risposta è inutile conoscerla e potrebbero anche coesistere le due possibilità ma ciò che forse dovrebbe capire Barone ma dimostra con testardaggine di non rendersene conto è che anche se questa Amministrazione cadesse oggi, lui non sarà il Sindaco di domani!
Quale scellerata coalizione potrebbe mai ricandidare il cavallo perdente, il politico bollito, il candidato trombato…le espressioni sarebbero infinite ma il pensiero che frulla nella testa di questo cittadino così solerte cittadino attento a tutto è solo uno “Quanto mi brucia ancora aver perso da strafavorito le elezioni”. Un motivo ci sarà stato…quindi…inutile abbaiare alla luna…il prossimo giro se lo farà un altro…e al massimo spera in una nomina assessoriale che è più facile e non è passibile della pesante scure del giudizio delle urne. Non immagini che il futuro reale o verosimile sia questo? Rilassati è pure agosto….
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