Barone e la crisi: “Prima collaborate, poi (forse) azzero la giunta”
L’azzeramento della giunta come extrema ratio. Il sindaco Giovanni Barone, a margine della seduta del Consiglio comunale che ha portato all’approvazione del Bilancio consolidato, si è soffermato sulle difficoltà della sua maggioranza e sull’ipotesi – ventilata – di revocare gli assessori allo scopo di garantirsi nuovi margini per rafforzare la coalizione. Che di recente, dopo aver perso per strada la Zisa, è rimasta orfana di Salvatore Cappello, assente pure ieri. In settimana Barone ha tenuto delle consultazioni informali con tutti i capigruppo: “Al termine di questi colloqui – spiega il primo cittadino a Santa Croce Web – sono emerse un paio di richieste da parte dell’opposizione”.
Quali?
“L’azzeramento della giunta e la possibilità di inserire nello Statuto comunale la possibilità di revoca del presidente del Consiglio. Ho accolto le due richieste come “possibili”, ma prima vorrei che i gruppi consiliari dessero indicazioni utili su alcuni punti programmatici da votare insieme, e da portare avanti nell’interesse del paese. Un conto è avere una maggioranza risicata o assente, un altro poter contare su un’ampia condivisione per affrontare più velocemente alcune problematiche”.
Ha chiesto una convergenza sui temi?
“Esatto. A fronte di questa convergenza, possiamo parlare anche del resto. La revoca, però, è di competenza del Consiglio comunale. Solo il presidente ha la facoltà di incardinare l’argomento. Per me si può fare, anche perché si tratta di una previsione di legge del 2011”.
Ha avuto riscontro da parte dell’opposizione su questa convergenza programmatica?
“Lo vedremo. Mi auguro che dopo le feste vengano fuori delle indicazioni sui punti da portare avanti insieme. Sono aperto ad accogliere suggerimenti anche sul Bilancio di previsione. Se l’opposizione vorrà, sono tante le forme di collaborazione da avviare all’interno del civico consesso. Ma non pretendo alcun passaggio da una sponda all’altra. Anzi, non li condivido”.
E’ impossibile tornare alla vecchia maggioranza?
“Io spero fino all’ultimo che i consiglieri eletti nella mia lista, anche grazie all’effetto-trascinamento del sindaco, possano rientrare nei ranghi. Non d’imperio, ma attraverso un processo di condivisione e convincimento”.
Se non succederà nulla di quanto auspica, ci sarà spazio solo per l’azzeramento?
“L’azzeramento della giunta può essere una soluzione, ma solo a fronte di un impegno da parte di tutte le forze politiche sui temi. Senza questo impegno, non ha senso. Fermo restando, e questo lo sottolineo, che la prerogativa della ricomposizione della giunta è di competenza del sindaco e dei consiglieri che lo sostengono. Non può essere certo l’opposizione a dettarmi i nomi”.