Le spiagge inghiottite dal mare. L’erosione costiera dilaga FOTO
All’indomani della mareggiata violenta che si è abbattuta sul versante santacrocese si fa la conta dei danni. Nella spiaggia di Punta Braccetto, a metà tra il comune di Santa Croce Camerina e Ragusa, la condizione dell’arenile è disastrosa. Con le forti piogge degli ultimi giorni si sono accatastate migliaia di canne trasportate dal torrente Mistretta. Le dune sono state in parte compromesse dalla forte mareggiata che ha sfiorato le case. Necessario un intervento immediato, prima che il mare le porti via.
A Casuzze, invece, la mareggiata ha praticamente cancellato la spiaggia, dov’era stato appena ultimato il ripascimento, frutto di un finanziamento regionale da 660.000 euro. Con questo ennesimo episodio si evidenzia come il problema del ripascimento sia un argomento imprescindibile per la tutela e la salvaguardia di tutto il comparto turistico. E va trattato a un livello superiore, rispetto alle singole realtà, con una regia regionale: solo in questo modo si può pensare di risolverlo. Senza un’adeguata regimentazione delle acque piovane e l’installazione dei frangiflutti sommersi, paralleli alla spiaggia, sarà impossibile salvare quel tratto di arenile.
Danni anche a Punta Secca: la spiaggia antistante alla famosa casa di Montalbano è stata «inghiottita» dal mare. Il litorale, già indebolito dalla mareggiata di fine ottobre, ha ricevuto un nuovo scossone. Anche alle Anticaglie e in “zona Caucana” il mare ha divorato la sabbia. Un grido d’allarme è stato già lanciato in diverse occasioni da parte delle associazioni ambientaliste: ora c’è la necessità di affrontare questo problema con un’azione comune e una richiesta di intervento deciso da parte della Regione.