Api, dai beni confiscati alle demolizioni. Polemica col sindaco: “Che fine ha fatto?”
“Come sempre accade, dopo ogni Consiglio Comunale, sembra di vivere in una città diversa a sentire le dichiarazioni del Sindaco e di alcuni componenti della maggioranza, comete della scena politica, che non perdono occasione per far credere che le minoranze sono solo capaci di insinuare falsità!”. Esordisce così la nota di Filippo Frasca, coordinatore di Alleanza Popolare per l’Italia ed ex assessore alla Sicurezza del Comune di Santa Croce, che oggi, dopo la revoca, si “batte” dai banchi dell’opposizione tramite la sua consigliera di riferimento, Giusy Zisa.
“Ai Consigli del 20 e 27 Dicembre – si legge nella nota inviata agli organi di stampa – l’amministrazione “Barone”, ha avuto per ben due volte la possibilità di comunicare alla Città fatti di rilievo, opportunità reali per le casse del Comune perché rispondono a bisogni precisi di alcuni cittadini; nulla in merito invece è stato detto. Per questo motivo Alleanza Popolare Italiana, facente parte di quella minoranza tacciata come “INSINUATORI” con la Consigliera Zisa in prima linea, sente il dovere e l’obbligo di informare tutti, per evitare che venga mortificata la verità!
BENI CONFISCATI ALLA MAFIA
Il Comune di Santa Croce Camerina, finalmente, dopo un iter controverso e numerosi conflitti in seno alla maggioranza, ha ottenuto il decreto dall’Agenzia dei Beni Confiscati alla Mafia, vedendosi assegnati 3 immobili del valore catastale di 78.000 euro ciascuno, per un totale di 234.000 euro. Su questo non una parola nei Consigli del 20 e 27 da parte del Sindaco! Perché non hanno voluto comunicarlo alla città? L’hanno dimenticato? E un Sindaco può dimenticare queste cose? Probabilmente perché non è un risultato ascrivibile all’amministrazione BARONE, in quanto con lettera firmata dallo stesso Sindaco, protocollo nr. 15820 del 25 Settembre 2017, su pressione del Vice Sindaco, comunicava piuttosto all’agenzia dei beni Confiscati, la MANCANZA DI INTERESSE all’assegnazione dei 3 immobili. BENI che tuttavia sono stati ripescati grazie all’intervento dell’ex Assessore Frasca, che con dettagliata relazione, consegnata al Sindaco al tavolo politico dell’epoca e all’ex Segretario Piro, lo ha fatto retrocedere da quella scellerata posizione ingiustificabile politicamente ed economicamente, facendo ingoiare l’ennesimo rospo al Vice Sindaco. Così non fosse stato, sarebbe costata al Comune la perdita di un valore pari a 234.000 €. Adesso l’amministrazione ha l’obbligo di portare urgentemente in Giunta la proposta di un regolamento e sarà compito del Presidente accelerare questo iter. La città non sa che 3 case potrebbero essere utilizzare per colmare la carenza abitativa di famiglie disagiate o per attività imprenditoriali che farebbe incassare al comune soldi da investire in sicurezza o in agricoltura, temi che necessitano di interventi urgenti e straordinari.
CASE DA DEMOLIRE
Argomento ostico in cui l’amministrazione ha dato il peggio in termini di comunicazioni, avendo istituito una Commissione che doveva accelerare i tempi, invece pare che li stia dilatando, a nostro parere, ingiustificatamente! Tutto sembra essersi arenato e mentre l’argomento impone chiarezza e celerità, l’amministrazione di Santa Croce Camerina, sembra tergiversare! Anche questi punti dovrebbero far parte del prossimo consiglio e l’amministrazione dovrà decidere il da farsi! Non è la minoranza che deve imporre, ma l’amministrazione che deve avviare l ‘iter.
STIPENDI DIPENDENTI
Nessuna comunicazione in merito al ritardo del pagamento degli stipendi e della tredicesima ai dipendenti comunali, una cosa che non si era mai verificata a Santa Croce Camerina. Non è solo il ritardo che ci preoccupa, ma la stabilità dell’Ente: quali sono i motivi che non hanno garantito la normale erogazione degli emolumenti? Somme e fondi tutelati dalla legge con destinazione vincolata?
GESTIONE DEL CONSIGLIO
Del Presidente che convoca la conferenza dei capigruppo alle ore 18 della vigilia di Natale, per gruppi consiliari che non dovrebbero esistere e dimentica di convocare gruppi titolati, ne vogliamo parlare? La presentazione di un regolamento metterà fine a questa barbara pratica e poiché in itinere c’è la rivisitazione dello Statuto Comunale, chiediamo al Presidente di farsi carico di portare in Consiglio sia la modifica statutaria che quella regolamentare con una proposta ormai divenuta necessaria. Fare il Presidente del Consiglio sappiamo che non è facile, ma a Mandarà viene ancora più difficile per la carenza in quella maggioranza di veri soggetti politici, di cui Lui è forse l’unico rappresentante superstite; di soggetti politici ne vediamo pochi in giro con cui poter discutere e dibattere per il bene della città. Un presidente – giustamente – proteso a crearsi e mantenere il consenso che ogni giorno a causa della mancanza di una rotta ben precisa si perde. Un Presidente carico di impegni, tra i quali la Presidenza del DISTRETTO socio sanitario 44. Nessuna comunicazione in merito dal Sindaco, decisione che, a nostro parere, non trova riscontro in nessun prontuario di diritto amministrativo e in nessun altro distretto socio sanitario.
Attendiamo dal Sindaco – proseguono Frasca e Zisa nel comunicato -, notizie concrete su come intende modificare il marchio di Montalbano e cosa intende fare in maniera stabile per la Sicurezza! E’ arrivato il momento di dimostrare chi insinua: la minoranza o una maggioranza sempre più risicata, protesa solo a garantirsi la propria porzione di “potere”? Non godiamo del fatto che Santa Croce non ha un governo saldo, ma siamo preoccupati perché prima si porrà fine a questa amministrazione e meglio è; ci sono ancora tre anni in cui si rischia di perdere competitività con altre amministrazioni. La strumentalizzazione della maggioranza verso la minoranza lascia il tempo che trova, quello che registriamo sono invece le stesse critiche di soggetti appartenenti alla maggioranza che attribuiscono al Sindaco tutto questo “CAOS”… e in tutto questo IL SINDACO DOV’E’?”.
1 Comment
Penso che la confusione a S. Croce dipenda anche dalla mancanza di documentazioni relative a tasse non dovute per le quali si spende in procedure inutili e per le quali si avrà di sicuro qualche problema. Ciò dipende evidentemente dalla mancanza di comunicazione fra gli uffici comunali, però non è giustificabile .
Vi assicuro che so di cosa parlo.Chi pensa di fare cassa sfruttando situazioni che non si possono seguire personalmente, ha sbagliato indirizzo ,anche se lo conosce, per meglio dire non lo ha usato a tempo debito.
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