Comiso, decollano i primi aerei: ma va sciolta al più presto l’incertezza sui voli commerciali
“E pur si muove!”. Giuseppe Baretti nel 1757 attribuì questa esclamazione a Galileo Galilei al termine dell’abiura dell’eliocentrismo. Oggi, nel lessico giornalistico, esprime un dubbio che resiste a tutte le rassicurazioni (o le intimidazioni) fornite dall’interlocutore. Nel caso in questione, cioè l’aeroporto di Comiso (o di Ragusa-Comiso, come qualcuno insiste a chiamarlo), è lo stupore della maggior parte dei cittadini di Comiso, incantata nel vedere qualche aereo che inizia a sorvolare le cupole del Girlando e del Galeoto, che fa ritornare alla mente la celebre espressione. Seppure lentamente, l’opinione pubblica finalmente inizia ad avere consapevolezza di come potrebbe cambiare lo scenario di sviluppo della Valle dell’Ippari e non solo di essa. I voli da e per Malta, Lampedusa, Tunisi, Londra, Roma, sono già operativi in alcuni casi e per il resto lo saranno entro il mese di settembre. Occorre sicuramente lavorare sodo per incrementare l’espansione della rete dei voli nazionali e internazionali. Il Consiglio di Amministrazione della SOACO e il suo management avranno nelle loro mani la responsabilità di determinare il progresso o il regresso dell’economia provinciale. Non si hanno ancora notizie certe sull’utilizzo della struttura aeroportuale per voli commerciali. I grandi mercati dell’Est Europa, che potrebbero essere raggiunti nell’arco di tre – cinque ore, non sono da trascurare come terminale di vendita dei prodotti orto-floro-frutticoli della nostra terra iblea, con ricadute notevolmente positive per l’economia agricola. E’ del tutto ovvio che l’aeroporto potrà essere un volano di sviluppo solo se contestualmente il territorio e la classe politica, che lo rappresenta, si risveglieranno dal torpore tipicamente meridionale e se immediatamente saranno messe in cantiere e avviate tutte le azioni di completamento della rete viaria, di riassetto dell’ambiente e di recupero e valorizzazione dei tesori archeologici. Cinquecento anni fa Copernico e poi Galileo dimostrarono come millenni di credenze falsate potevano essere spazzati via da una scrupolosa osservazione matematica e astronomica. Oggi occorre spazzare via l’inettitudine, l’insicurezza, la passività e il fatalismo. La storia è scritta con le azioni degli uomini, anche quella che riguarda l’aeroporto di Comiso.
Ermocrate