Cedevano droga fra Punta Secca e Punta Braccetto: arrestati cinque stranieri
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha eseguito cinque misure di custodia cautelare in carcere a carico di Hamda Grami, nato in Tunisia (classe ’91), Fathi Jaouadi, nato in Tunisia (classe ’77), Firas Messaoudi, nato in Algeria (classe ’86), Sajmir Rapo, nato in Albania (classe ’86), e Alina Georgiana Pisica, nata in Romania (classe ’94), tutti indagati per il reato di traffico di sostanze stupefacenti. Quattro dei destinatari della misura cautelare erano recidivi, ovvero erano stati arrestati più volte per spaccio di droga. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la misura cautelare più grave considerata la pericolosità, ad eccezione della donna sottoposta alla misura degli arresti domiciliari, così come richiesto dal Dott. Fornasier Santo, il Pubblico Ministero titolare delle indagini.
La scorsa estate numerosi villeggianti di Punta Braccetto e Punta Secca segnalavano alla Polizia di Stato la presenza di spacciatori che operavano alla luce del sole proprio mentre loro giocavano in spiaggia con i bambini. Avevano scelto quelle spiagge perché riuscivano a nascondere la droga negli anfratti della scogliera ed in caso di arrivo della Polizia fuggire via mare lungo la spiaggia. Avevano anche deturpato la spiaggia abbandonando dopo i bivacchi serali centinaia di bottiglie di birra in vetro. Il loro quartier generale era costituito da alcune grotte presenti nella scogliera di Punta Braccetto, rendendo il luogo orribile.
Un’operazione coordinata dalla Squadra Mobile permetteva di trarre in arresto più spacciatori nel mese di agosto del 2017. In diverse occasioni intervenivano gli uomini della Squadra Mobile in costume da bagno per confondersi tra i bagnanti, le Volanti e le moto d’acqua, così da non poter lasciare alcuna via d’uscita agli spacciatori. Il servizio di raccolta immondizia del Comune di Ragusa competente per territorio ripristinava le condizioni igieniche dei luoghi rimuovendo decine di sacchi di spazzatura. Dopo alcuni arresti la droga in spiaggia scompariva ed i turisti e villeggianti potevano riacquistare la loro serenità.
Uno degli arrestati veniva rimesso in libertà considerato che era stato trovato con piccole dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish ed imperterrito continuava a spacciare ma si spostava nelle vicine campagne di Santa Croce Camerina. La Squadra Mobile dava quindi avvio a sofisticate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica iblea. Le attività quotidiane di spaccio di sostanze stupefacenti venivano video riprese da operatori della Polizia di Stato nascosti tra i canneti e numerosi sono stati gli acquirenti identificati subito dopo l’acquisto e segnalati alla Prefettura di Ragusa come assuntori di sostanze stupefacenti.
Questa volta a carico degli indagati non veniva contesta la cessione solo di alcuni grammi ma decine e decine di attività di spaccio. Inoltre è stato possibile appurare che parte degli spacciatori, oggi tratti in arresto, era dedita allo spaccio anche di cocaina nella zona di Scoglitti. L’operazione è stata battezza “droga da spiaggia” proprio perché gli spacciatori operavano in zona costiera e gli acquirenti erano tutti giovani assuntori che trascorrevano la loro estate lungo le coste iblee. Numerosi anche i turisti che sono stati segnalati come assuntori, difatti soprattutto in vacanza sono tanti i giovani che si informano con i coetanei del luogo per conoscere le “piazze di spaccio” per poter acquistare droga anche in vacanza.
Nonostante gli spacciatori, dal mese di agosto 2017, avessero deciso di spostarsi nelle vicine e più sicure campagne iblee, gli investigatori sono riusciti a seguirli ed a documentare numerosissime cessioni. Ieri sin dalle prime luci dell’alba, decine di poliziotti sono stati impiegati per individuare gli spacciatori da arrestare. Alcuni di loro vivevano in casolari abbandonati nelle campagne di Santa Croce Camerina ed altri avevano trovato alloggio a Scoglitti. Nonostante la difficoltà nell’individuarli, sono stati tutti tratti in arresto senza difficoltà dagli agenti della Squadra Mobile di Ragusa.