Sponsorizza la sfilata ma è un’estetista abusiva: scoppia il caso a P.Secca
Lotta all’abusivismo, la Cna territoriale di Ragusa continua la propria battaglia. Lo ha fatto anche in occasione dell’incontro tenutosi a palazzo del Cigno, a Santa Croce Camerina, per evidenziare quanto accaduto lo scorso fine settimana. Nell’ambito di una manifestazione pubblica, ancorché organizzata da un privato, a cui l’amministrazione comunale ha concesso l’autorizzazione (si tratta della sfilata di moda organizzata in piazza Concordia, a Punta Secca), è emerso un caso particolare come ha denunciato la responsabile territoriale dell’Unione Cna Benessere e Sanità, Antonella Caldarera, all’assessore comunale Filippo Frasca e alla consigliera comunale Giusy Zisa nel corso di una riunione formale.
“Sul manifesto che annunciava la sfilata tenutasi a Punta Secca – ha sottolineato Caldarera – si promuoveva un’attività di estetica che non risulta iscritta alla Camera di Commercio e che, quindi, è a tutti gli effetti abusiva (su internet resistono le tracce della locandina dell’evento, ndr). L’estetista in questione ha curato il trucco delle partecipanti. Abbiamo voluto mettere in chiaro questa faccenda con il Comune con cui era stato avviato un determinato percorso nei mesi scorsi. Non è possibile che in un evento del genere, che rientra tra le iniziative che fanno parte del cartellone estivo, sia pubblicizzata come se nulla fosse, per di più in maniera pubblica, l’attività di una abusiva infischiandosene di chi è in regola e paga le tasse”.
All’incontro la Cna, oltre che da Caldarera, era rappresentata dal presidente territoriale Giuseppe Santocono, dal presidente comunale Carmelo Basile e dal responsabile organizzativo Roberto Bordonaro, assieme ai rappresentanti di alcune imprese. “Abbiamo redatto, a suo tempo – ha sottolineato il presidente Santocono – un protocollo con la Prefettura proprio per avviare le procedure di prevenzione e contrasto all’abusivismo. Ma è chiaro che anche i Comuni, attraverso specifici controlli, devono fare sino in fondo la loro parte”. E il presidente Basile ha aggiunto: “Purtroppo prendiamo atto del fatto che l’abusivismo è diffuso in tutti i settori, e non solo in quello della moda e dell’estetica. Ecco perché chiediamo che possa essere contrastato in tutti i modi leciti”.
L’assessore Frasca ha assicurato che l’impegno dell’Amministrazione comunale è fare in modo che possano essere garantite risposte all’altezza delle legittime aspettative degli operatori in regola e che, compatibilmente con le carenze d’organico con cui occorre fare i conti anche con riferimento al corpo della polizia municipale, si farà il possibile per intensificare i controlli. Non a caso all’incontro ha partecipato anche il comandante dei vigili urbani, Maria La Rosa.
2 Comments
Anni e anni di abusivismo e la CNA se ne accorge adesso, estetiste, parrucchieri, elettricisti, idraulici,muratori, pulizie a casa, purtroppo devo dire che è ridicolo , andate a cercare durante il giorno a quelli che escono con i borsoni dalle case e lo sapete tutti chi sono nel nostro paese, tutti si ci sono accomodati, e adesso spunta questo caso per una sfilata, assurdo, chiedete chiedete………..in tutte le categorie succedono queste cose, e fin quando regna l’omerta , lo scambismo di….. non voglio esagerare a scrivere purtroppo è una piaga per tutti anche per il commercio non dimentichiamolo, dobbiamo avere il coraggio di denunciare, non bastano le associazioni di categoria, fino adesso cosa hanno fatto per tutelare i lavoratori a regola’? A cosa servono le riunioni quando il pesce puzza dalla testa? forse bisognerebbe istituire un confessorio anonimo e vedrete i nomi che spunterebbero anche di chi copre.
Io sono più drastico: questa attività abusiva….non doveva essere controllata PRIMA ? Per giunta non era solo un semplice sponsor ma addirittura l’estetista che ha curato il trucco dei partecipanti! A me sembra una cosa ridicola davvero da barzelletta… certo che poi uno deve essere per forza maligno nei pensieri, o chi doveva controllare non lo ha fatto, o si sapeva già che c’erano problemi. Come diceva quel tale, a pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca. E purtroppo in Italia è sempre più valido.
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