Caucana, la spiaggia è stata inghiottita: le pietre al posto della sabbia
Ogni anno, di questi tempi, parte la rincorsa alla stagione estiva. Ma non sempre dipende dalle persone e dalla loro capacità di adattamento. Spesso i mancati interventi di prevenzione si pagano a caro prezzo. L’esempio più lampante arriva dalle nostre spiagge. In attesa del normale assestamento del meteo, è così che appare oggi, 28 marzo, il lido di Caucana (nei pressi del lungomare Anticaglie). Anche in questi lunghi mesi invernali, l’erosione costiera – favorita da temporali di enorme portata e venti sferzanti – non ha fatto sconti. Il risultato è che la spiaggia, al momento, non esiste più. La situazione potrebbe parzialmente rientrare nei prossimi 2-3 mesi, ma, miracoli a parte, i bagnanti e gli avventori di quella zona balneare si vedranno costretti a convivere coi ciottoli anziché con la sabbia dorata.
Per Caucana non si tratta effettivamente di una “prima volta”. Già qualche anno fa fu portato avanti dalla Provincia Regionale di Ragusa un ripascimento (con la ghiaia), che si rivelò molto costoso e per niente redditizio. Oltre alla realizzazione, già avvenuta, di un muro di contenimento con relativa massicciata – grazie a un finanziamento del Ministero dell’Ambiente – nella zona “panchine” non sono previsti altri tipi d’intervento, anche se dal Comune di Santa Croce ci fanno sapere di aver presentato un progetto preliminare da circa 3 milioni di euro, che prevede lavori dall’area indicata (considerata “a rischio”) alla spiaggia del Palmento, a Punta Secca. Il progetto è stato inserito nella piattaforma Rendis ed è in attesa di finanziamento. Si tratterebbe di un esoso investimento che il Comune, da solo, non ha la forza di sostenere.
Nel frattempo ci si muove su un altro versante della fascia costiera. Nei prossimi giorni, infatti, partirà la realizzazione di un pennello a mare, con ripascimento artificiale, in prossimità dello spiaggione di Caucana. La zona del Lido della Polizia sarà interessata dai lavori che prevedono la reimmissione di 11.000 mc di sabbia, che saranno poi sottoposti a opera di compattamento. L’impatto sarà immediato e il pennello dovrebbe essere in grado di proteggere questo lembo di costa dalle mareggiate che si ripresenteranno da levante e da ponente. Questo tipo d’intervento, che anni fa fu finanziato per oltre un milione di euro dal Ministero dell’Ambiente (assieme al muro di Caucana), è stato più volte rimandato: l’ultimo rinvio fu dettato dal ritrovamento di una colonia di posidonia, che costrinse a rivedere il progetto e richiedere le necessarie autorizzazioni agli organi competenti (il pennello è stato ridimensionato dai 74 metri iniziali ai 35 odierni). Adesso è arrivata l’ordinanza da parte della Capitaneria di Porto e, all’indomani delle festività pasquali, arriveranno le ruspe. La “nuova” sabbia sarà prelevata in una cava autorizzata e i lavori dovranno concludersi necessariamente prima della stagione estiva.