Vigili del Fuoco, la caserma rimane chiusa. E (forse) non riaprirà mai più
La caserma dei Vigili del fuoco di contrada Pezza rimane chiusa. A luglio 2017, il 90% dei vigili del fuoco “discontinui” che operavano nel distaccamento di Santa Croce Camerina, hanno ottenuto la stabilizzazione, migrando altrove e lasciando la caserma priva di uomini e mezzi. Da lì la decisione – sospesa soltanto in via temporanea fino al 30 settembre per ottemperare alle esigenze del territorio nei mesi più caldi – di abbassare le saracinesche. Oggi, a distanza di mesi, la situazione rimane ferma. L’operazione Efesto, che la scorsa estata si è abbattuta come un tornado sui volontari – 15 sono stati indagati per truffa allo Stato – non ha certo favorito il rilancio di questo distaccamento che, con i suoi interventi a Santa Croce e nei comuni vicini, era diventato tuttavia un punto di riferimento quasi insostituibile per la comunità.
Il circolo Chiama Santa Croce, con una nota a mezzo stampa, richiama l’attenzione del sindaco sulla vicenda: “Il principio di incendio durante l’uscita del Santo ci ha riportato alla mente la vicenda dei “pompieri di laggiù” – esordisce la nota in modo ironico – quelli della struttura giù in circonvallazione pezza dove la caserma dei pompieri illuminata a giorno e con i servizi in perfetto ordine attende solo di essere riutilizzata. E per noi che siamo curiosi è bastato un veloce salto indietro nel web (Santa Croce Web del 16/7/2017) per rendersi conto che il nostro sindaco inseguito dai mille impegni istituzionali continua ad avere vuoti di memoria”.
“Dopo aver dimenticato (allora Presidente del Consiglio Comunale) di avere portato in aula e votato una spiaggia per cani e gatti sul litorale di Casuzze, ha dimenticato anche gli impegni presi un anno fa in occasione della chiusura dell’indispensabile presidio che con circa 700 interventi l’anno garantiva un servizio non solo al nostro comune, dando ai nostri cittadini una apprezzabile sensazione di sicurezza, ma anche ai comuni viciniori. Servizio pagato con i soldi dei santacruciari che, da informazioni, ancora continuano a pagare 17.500 euro l’anno – sudore dei cittadini – a cui vanno aggiunti spese per acqua e corrente elettrica. Ricordiamo allo smemorato che nel nostro territorio continuano a esistere numerose aziende agricole e turistiche e il tempismo con cui quei professionisti riuscivano a intervenire erano apprezzate e trasmettevano una sensazione di sicurezza”.
L’attacco all’Amministrazione poi si propaga: “Dov’è finito l’Assessore alla sicurezza che con tanta sicurezza in campagna elettorale garantiva miracoli? Non essendo materia di competenza del comune (cappiddazzu paia e basta) non rimane che ricordare le dichiarazioni pubbliche di intervenire “presso la deputazione iblea, la Prefettura e il comando provinciale dei Vigili del Fuoco per chiedere spiegazioni e trovare una soluzione condivisa”. Attendiamo ancora la soluzione condivisa ma non condividiamo che si continui a sciupare denaro per mantenere in perfetta efficienza una struttura inutilizzata. Nessun padre di famiglia lo farebbe”.
In realtà, il Comune sembra stia virando in queste ore – e non senza disappunto – verso la rescissione del contratto con i proprietari dell’immobile. Rispetto alle speranze iniziali, infatti, pare non sia stato possibile organizzare i corsi per formare nuovo personale da destinare alla caserma, paventati in estate anche dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Si attende in queste ora una comunicazione ufficiale da parte del sindaco Giovanni Barone.
1 Comment
Adesso i fatti si chiamano “attacchi all’amministrazione”. E’ un fatto che da mesi sono in attesa non si sa da cosa. Fatto che tutto il sapere dell’assessore a un anno di distanza non si è tradotto in azioni utli!!! che si sentono attaccati per via della coda di paglia?
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