A Comiso incontro sui bullismi: cosa serve per “salvare” i nuovi adolescenti
Domenica 11 marzo si è tenuto presso il Salone Parrocchiale della Chiesa dei Santi Apostoli di Comiso un incontro su una tematica di elevata attualità, “Adolescenza, Bullismo e Cyberbullismo: conoscere per prevenire”. L’evento, rivolto prevalentemente ai genitori, è stato promosso dal Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Comiso e organizzato dalla Pastorale Familiare del Vicariato di Comiso. Dopo i saluti del referente della Pastorale Familiare, Gino Cardini, e del Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dr. Calogero Termini, ha preso la parola Tiziana La Mantia, esperta in Comunicazione e componente del Team del Garante, che ha illustrato in modo chiaro l’evoluzione dei sentimenti in età adolescenziale e la differenza che intercorre tra le emozioni e i sentimenti.
Subito dopo il dr. Giuseppe Raffa, Responsabile dell’ambulatorio antibullismo dell’ASP di Ragusa e Referente per il Sud Italia del Co.Na.Cy. (coordinamento nazionale cyberbullismo), è intervenuto illustrando i dati della sua indagine sulla vita online e sul cyberbullismo degli adolescenti iblei. “Il 46% delle femmine di terza media è collegato anche oltre le 5 ore al giorno, il 21,70% è addirittura dentro la rete per 7 ore al dì . E i maschi? Il 44, 21% del nostro campione è tecnodipendente. Numeri impressionanti. Da far tremare i polsi ad educatori, dirigenti scolastici e genitori. – ha detto il dr. Raffa – In famiglia i giovani imparano regole, divieti, limiti, norme. I genitori devono essere autorevoli e presenti.”
Quali strumenti possono utilizzare i genitori per evitare che i loro figli cadano nelle reti dei ‘lupi’ che si nascondono nella rete di internet? Walter Cavanna, esperto informatico e componente dell’Associazione ‘Attenti al lupo’, ha chiarito ai genitori presenti come comportarsi con i loro figli, ormai definiti quali appartenenti alla ‘generazione connessa’, per cercare di evitare il fenomeno del cyberbullismo (bullo o vittima). È seguita un’ampia discussione tra genitori e relatori e l’incontro si è chiuso con la volontà di continuare questo percorso formativo-informativo necessario per affrontare le problematiche dei ‘nuovi adolescenti’.