Duecento bestie sfrattate, la famiglia Occhipinti si arrende: via il 25 gennaio
Si sono chiuse lunedì sera, dopo un tour de force durato un’intera giornata, le operazioni di sfratto a carico della famiglia Occhipinti dalla tenuta di contrada Mistretta, alle porte di Santa Croce Camerina. Un’azienda di allevamento con 200 capi di bestiame (fra cui 140 mucche) dovrà lasciare un appezzamento di terreno di 19 ettari a causa di un debito di 300mila euro contratto con le banche. I beni immobili, a fronte del valore dell’azienda di circa 1 milione di euro, sono stati rivenduti all’asta per 163 mila euro. Già lo scorso 20 settembre l’ufficiale giudiziario si era presentato nella tenuta di Occhipinti – che si trova in prossimità della rotatoria per Comiso – ma aveva concesso un rinvio dello sfratto per l’intervento dei Forconi. In questo arco di tempo, e contrariamente a quanto stabilito all’epoca, l’allevatore non è riuscito a spostare gli animali in un altro posto.
Così, questa mattina alle 8, l’ufficiale giudiziario si è ripresentato assieme alle forze dell’ordine per rendere lo sfratto esecutivo. Anche in questo caso i Forconi non hanno fatto mancare il loro sostegno alla famiglia: “E’ un’azienda che comprende 200 capi di bestiame che non si possono collocare in altro posto – spiegava il leader del movimento, Mariano Ferro -. Lo stato, ancora una volta, protegge gli sciacalli e si schiera contro i lavoratori in difficoltà. In questo momento forti tensioni con i presenti”. Le operazioni sono andate avanti per tutto il pomeriggio. L’ufficiale giudiziario, dopo aver proceduto alla conta del bestiame, ha stabilito che la famiglia deve abbandonare il terreno con effetto immediato. La casa, invece, dovrà essere lasciata improrogabilmente entro il 25 gennaio. In quella data bisognerà spostare anche gli animali dalla stalla. Per un trasferimento che al momento appare molto complicato, come la vita di una famiglia che ha estremo bisogno di ripartire. Da subito.