Il maestro Barone passa al ferro: l’ultima opera della collezione è Psaumide
Il maestro Nino Barone non finisce di stupire. Da pochi giorni ha completato l’ennesima opera: questa volta ha cambiato soggetto e tecnica. Difatti, non si è rifugiato in opere di fantasia o di personaggi d’attualità, stavolta ha voluto rendere omaggio alle antiche origini santacrocesi o, per meglio dire, a quelle kamarinensi. Ha realizzato un guerriero greco, un nostro antenato, alto circa due metri, con tanto di lancia e scudo. Il materiale utilizzato questa volta, però, non è l’acciaio, ma semplicemente il ferro: ne è venuta fuori un’opera stilizzata, formata da tanti listelli di ferro sagomato che imprimono all’opera stessa un fascino e un effetto assolutamente originale. “Ho voluto fortemente realizzare un soggetto attinente con la nostra cultura e le nostre origini, trovando ispirazione dal nome del plesso scolastico delle scuole medie, intitolata ad un nostro glorioso avo del passato remoto, Psaumide il kamarinense. Ho voluto anche cambiare i materiali, passando dall’acciaio al ferro, molto più duttile alla lavorazione per quello che avevo in testa di realizzare. Quest’opera la dedico al mio paese e chissà, forse, prima o poi, la donerò alla collettività, per non far morire la memoria di quello che eravamo”. Emozionato come non mai, a Barone si inumidiscono gli occhi quando ci descrive l’ultima sua fatica. Ci sono voluti oltre cinque mesi per completare quella che, oseremmo definire, forse, la migliore delle opere da lui realizzate.