La lettera di Andrea Stival: “Mancanza di rispetto anche nel giorno del silenzio”
All’indomani della ricorrenza del terzo anniversario della scomparsa del nipotino Lorys, anche il nonno Andrea Stival ha scelto di scriverci una lettera che con piacere enorme e doveroso rispetto pubblichiamo sulle pagine del nostro sito. Qui di seguito il testo:
“Spettabile redazione di Santa Croce Web,
scrivo a voi perché amareggiato. Vi chiedo di darmi voce nonostante abbia sempre preferito esprimermi poco sulla triste vicenda che ha colpito la mia famiglia. Ieri ricorreva il terzo anniversario della scomparsa del mio primo nipote, Andrea Lorys.
Il dolore, la mancanza sono ancora incolmabili. La voglia di ricevere giustizia è tanta e so che è solo rinviata. Gli ultimi tre anni sono stati un vortice di rabbia, dolore e purtroppo tante, troppe parole, ma ieri era il giorno del silenzio del ricordo. O almeno io ritenevo opportuno che lo fosse. Dopo anni di riflettori puntati sui “PROTAGONISTI” finalmente era arrivato, sempre troppo tardi però, il momento di lasciare lo spazio al silenzio. Doveva essere il giorno per rivivere il lutto, come ogni famiglia, in composto silenzio.
Ma siamo ormai sotto i riflettori da troppo tempo e si sta perdendo di vista il fatto che il 29 novembre 2014 non si è aperta una passerella mediatica ma è stato il giorno terribile in cui una mano indegna ha tolto la vita ad Andrea Lorys. Quel giorno tutto è finito… Quel giorno il mio cuore di nonno ha smesso di battere! Comprendo che il vostro ruolo sia quello di tenere le luci puntate su una “notizia” ma vi chiedete mai (Voi di SCW e SOPRATTUTTO grossi media e social), cosa vi lasciate dietro e chi travolgete nel vostro cammino?
Avete travolto brave persone, avete trascinato me nel fango, ma soprattutto state facendo in modo che i miei nipotini (in primis il fratellino di Lorys) ritrovino la loro storia scritta sui social e prima ancora di esserne loro i veri protagonisti. È il vostro lavoro ma date importanza alle parole e non al loro strascico… ieri lo avete fatto ancora! Ieri era il giorno del dolore per quell’UNICA vittima che tutti sembrano dimenticare; ieri era un giorno di lutto, l’ennesimo!
Dopo 3 anni ieri doveva finalmente essere silenzio e preghiera ma purtroppo non è stato così! Chiunque, o quasi, ha diritto di scrivere (lo sto facendo anche io) ma ho trovato poco rispettoso che, proprio nel giorno del suo assassinio, sia stato scelto di dare voce all’unica persona giudicata colpevole di aver stroncato la vita di un bambino di 8 anni.
Non doveva esserci nessuna lettera, nessuna intervista, nessun articolo. Ieri si doveva solo piangere e ricordare! Era il momento del dolore PRIVATO, di chi soffre perché non può più stringere tra le braccia Andrea Lorys, non il giorno delle parole di circostanza scritte da chicchessia. Scrivo a voi Santa Croce Web, perché siete miei concittadini e so che capirete il mio “rimprovero”. Vivete a Santa Croce, conoscete la nostra realtà così piccola e poco preparata a gestire tali orrori. Io non ho più mio nipote con me! Non lo vedrò crescere e nessuno colmerà la mancanza. Andrea Lorys era importante per me come mai saprò esprimere! Scusate il mio sfogo, vivo un immenso dolore ogni giorno; tante parole ho sopportato e avrei voluto che, almeno un giorno, coloro che dicono di averlo nel cuore, avessero rispettato il mio piccolo Andrea Lorys con il silenzio mediatico, con gesti garbati e composti. Andrea Lorys andava rispettato. So che per i media è diventato solo Lorys, ma mio nipote portava il mio nome… il nome di un nonno che tanto lo amava e oggi, nel giorno del nostro onomastico, continuo a pensare che il rispetto per questo bambino è stato dimenticato da tutti. Grazie per aver concesso ad un nonno affranto lo spazio delle vostre pagine.
Rispettosamente, Andrea Stival”.