Ragusa – Chiusa la quinta casa a luci rosse del 2017: all’interno si prostituivano una donna e due trans
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha chiuso la quinta “casa a luci rosse” nel 2017 a Ragusa in Via Santissimo Rosario, in pieno centro storico, anche questa volta su richiesta degli abitanti della zona interessata. Il via vai dalle abitazioni del centro storico diventa un fastidio così, i residenti hanno subito informato la Squadra Mobile prontamente intervenuta per appurare e procedere. Gli uomini della Squadra Mobile dopo qualche giorno di osservazione dell’immobile hanno riscontrato la notizia fornita dai cittadini. Giovani e meno giovani si recavano nell’abitazione per ricevere prestazioni sessuali, il tutto dopo aver preso contatti, con l’interessato/a, tramite siti internet specializzati.
Il fastidio che recano i clienti è il solito ed è dovuto al fatto che negli annunci, chi si prostituisce (o chi per loro), non inserisce la via, proprio per eludere i controlli della Polizia di Stato, pertanto il cliente contatta la donna o il trans e si fa illustrare la strada, sbagliando spesso portone a seguito delle non precise indicazioni. Anche in questo caso si trovano conferme sul giro d’affari che è di rilevante entità; tutto dipende dalle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai “gusti” e dalle richieste sessuali. Proprio per questo all’interno delle case del piacere vengono spesso identificati transessuali per soddisfare i gusti dei clienti.
I tre dediti alla prostituzione identificati con l’ausilio della Squadra Volanti sono tutti di origini colombiane, la donna residente a Bari ed i transessuali a Latina e Trieste. Sono tutti regolari sul territorio nazionale in quanto titolari di permesso di soggiorno. Al momento del controllo della Squadra Mobile e della Squadra Volanti, vi era un cittadino italiano vittoriese che aveva appena consumato una prestazione sessuale. Il proprietario dell’immobile aveva stipulato un contratto regolare con la cittadina colombiana che lì esercitava la prostituzione, per poi ospitare i due trans con lo stesso scopo.
Sono in corso accertamenti fiscali per appurare la regolarità dei documenti esibiti ed il pagamento delle imposte di registro. La Squadra Mobile, secondo le direttive del Questore di Ragusa Salvatore La Rosa, continuerà a monitorare gli immobili segnalati dai cittadini, al fine di garantire a tutti gli abitanti delle zone interessate, anche in provincia, il quieto vivere quotidiano.